Uva da vino

Nome botanico: Vitis vitifera

Famiglia: Vitaceae


Breve descrizione:

Pianta rampicante, molto ramificata. Le foglie sono verde chiaro,  in autunno assumono delle colorazioni purpuree, gialle o arancioni e divengono molto decorative.

Periodo di fioritura: la vite fiorisce verso i primi di giugno. I frutti sono disposti a grappolo e si chiamano acini.

Area di origine: Transcaucasica.


Accorgimenti e cure:

  • Esposizione e luminosità: luminosa, poiché dalla quantità di sole dipende il grado zuccherino degli acini.
  • Temperatura: piuttosto resistente, però può patire gelate e temperature eccessivamente basse.
  • Irrigazione: generalmente negli impianti produttivi per la produzione di uva non viene effettuata l'irrigazione, in quanto si rischierebbe di diluire i contenuti degli acini e di compromettere la qualità del vino.

Avversità:

Piccoli consigli: la pianta non è in grado di auto sostenersi, per questo viene fatta crescere con l'aiuto di appositi sostegni, che possono essere pali infissi nel terreno tra i quali vengono tesi fili orizzontali.


Curiosità:

  • Medicina: gli estratti delle foglie vengono usati in preparati medicinali per il trattamento di malattie venose e disturbi di irrorazione sanguigna, inoltre, il vino è utilizzato per la produzione di vini medicinali con azione stimolante sull'appetito.
  • Cucina: con in frutti si possono produrre succhi limpidi; sciroppati al naturale da aggiungere alle macedonie; prodotti conservati in alcool; distillazione;uva secca.
 

Per ottenere mosti di qualità e adatti alle diverse tipologie di vinificazione è necessario garantire una corretta nutrizione e permettere il regolare svolgimento di tutte le principali fasi fenologiche. La vite è una pianta che dipende molto da fattori ambientali (temperatura, luminosità, acqua, ventosità) che, se non gestiti bene, possono provocare stress fisiologici tali da compromettere la resa e la qualità finale, in temini di gradi Brix, grado di maturazione e presenza di altri composti utili per una corretta vinificazione. Anche le carenze nutrizionali sono pericolosissime e possono determinare problemi di disseccamenti e scarsa efficienza fotosintetica che si riflettono sull’uva raccolta.

Il fine della coltivazione è arrivare a raccogliere uva di alta qualità, cioè equilibrata nei suoi componenti e con un grado di maturazione ottimale. Per fare ciò, oltre alla corretta nutrizione, è necessario prevenire i vari tipi di stress biotici e abiotici che sono diversi nel corso dell’annata. Oggi gli strumenti ci sono: sostanze ad azione biostimolante che agiscono sul metabolismo e stimolano positivamente la fisiologia della pianta.

Concimazione:

  • Alla ripresa vegetativa ed in post-raccolta: intervenire al suolo con i concimi organici ed organo-minerali a base di AGROGEL®, gelatina idrolizzata per uso agricolo, ad alto contenuto di azoto e carbonio organici. L’azoto non è soggetto a perdite per lisciviazione e volatilizzazione, per cui questi concimi rispettano l’ambiente e riducono gli sprechi economici. La complessazione degli altri meso e microelementi alla matrice proteica consente una cessione progressiva e modulata, completamente naturale, che prolunga la disponibilità per le piante anche di fosforo, potassio, ferro, zolfo, calcio limitando i fenomeni di immobilizzazione nel suolo. Con i concimi a base di AGROGEL®, viene soddisfatto tutto il fabbisogno nutrizionale della coltura, aumenta la resa produttiva e la qualità finale dell’uva.
  • Per via fogliare ed in fertirrigazione: intervenire con i concimi a base di GELAMIN® e biostimolanti di origine vegetale del programma VIRIDEM®. Matrici esclusive ottenute con processi esclusivi, l’idrolisi enzimatica e l’estrazione in CO2 Supercritica, che consentono di avere alti contenuti di azoto organico e di amminoacidi in forma prevalentemente levogira e di estrarre efficacemente le molecole ad azione biostimolante, come triacontanolo, vitamine, composti fenolici ed altre molecole bioattive. Gli amminoacidi, l’azoto e gli altri elementi assorbiti rapidamente, insieme ai composti ad azione biostimolante, favoriscono un’azione nutritiva, anti-stress e migliorano la resa e la qualità dell’uva. La stabilità delle matrici, la bassa salinità e il pH consentono la miscibilità con altri prodotti, anche fitofarmaci, per cui l’applicazione può essere effettuata in occasione dei trattamenti contro peronospora, oidio botrytis, escoriosi, antracnosi, tripidi e altri patogeni.
Fertilizzanti per questa coltura