Redazionali
Per Migliorare la Qualità Del Vino: Serve Uva di Eccellenza
07/09/2023
Per fare il vino buono serve l’uva buona. La continua innovazione negli ultimi anni delle tecniche di vinificazione ha sicuramente aiutato sia i produttori che i consumatori, in termini di qualità e sicurezza, eliminando eventuali difetti che prima si potevano manifestare in occasione della fermentazione. Per fare il vino non si può prescindere dalla materia prima, cioè l’uva, che deve avere già in occasione della vendemmia i parametri giusti per dare origine poi ad un buon vino.
Ed è proprio a questo che ILSA punta con le proposte specifiche per la viticoltura specializzata. Gradi Brix, prima di tutto, che determinano il potenziale alcolico del vino e che non devono scendere sotto una certa soglia (a seconda delle varietà), pena il deprezzamento dell’uva raccolta. Il contenuto zuccherino (espresso come gradi Brix o gradi Babo), infatti, è un parametro che determina anche il prezzo dell’uva per la trasformazione e quindi, il reddito per il viticoltore.
L’equilibrio tra grado zuccherino e acidità influenza anche il grado di maturazione tecnologica dell’uva e, insieme al contenuto di APA (azoto prontamente assimilabile, sotto forma di amminoacidi), al pH e al contenuto di polifenoli, l’attitudine del mosto a dare un vino di grande livello.
ILSAGRADER e ILSAC-ON sono le innovative soluzioni di ILSA per questo scopo.
Ma cos'è la maturazione?
Il processo di maturazione è fatto da diversi aspetti: lo sviluppo della bacca, che spesso va a raddoppiare sia il suo peso che il suo volume, la modificazione della sua consistenza meccanica, l’accumulo di zuccheri semplici, tra cui anche il glucosio e il fruttosio che, dopo aver raggiunto la fase di maturazione, possono corrispondere anche fino ad un quinto del peso fresco del succo e infine, l’abbassamento del livello di acidità, con il contemporaneo aumento del pH del mosto, effetto diretto dell’ossidazione dell’acido malico (la cui diminuzione è un indice di maturazione più avanzata).
ILSA nell’ultimo decennio ha focalizzato le sue attività di ricerca sullo studio di prodotti speciali e biostimolanti per le piante. Un programma denominato Viridem® con lo scopo di estrarre dalle piante specifiche sostanze bioattive “Dalle piante per le piante” e che ha permesso di arrivare a produrre un intero catalogo di prodotti ad azione specifica.
In particolare ILSAC-ON, biostimolante 100% vegetale, a base di idrolizzato enzimatico di Fabaceae, un prodotto dalle caratteristiche uniche che rende totalmente disponibili e funzionali i componenti vegetali ad azione biostimolante. Tra questi il triacontanolo, un alcol a catena lunga, naturalmente presente nelle piante della famiglia delle Fabaceae, su cui esistono volumi di pubblicazioni riguardo il suo indiscusso effetto biostimolante per le piante.
Applicato per via fogliare, già a partire dalla fase di acino pepe, ogni 15 giorni, al dosaggio di 150-200 grammi per ettolitro di acqua, ILSAC-ON stimola positivamente l’efficienza fotosintetica e la produzione di zuccheri e altri fotosintetati che, con la maturazione, vengono trasferiti negli acini.
Terminate le applicazioni con ILSAC-ON, ad inizio invaiatura, l’opera viene completata da ILSAGRADER, formulato speciale a base di potassio, betaine, polisaccaridi e alginati. Applicato per almeno due volte, sempre per via fogliare, ad inizio colorazione delle bacche, ILSAGRADER è in grado di aumentare il grado zuccherino e l’alcol potenziale e contemporaneamente, di ridurre gli stress fisiologici della vite in fase di maturazione.
Quali sono i benefici per chi fa vitivinicoltura?
Negli ultimi dieci anni ILSA ha ottenuto moltissime evidenze degli effetti dei suoi prodotti ed è stato sempre riscontrato un aumento del grado zuccherino e della percentuale di alcol potenziale, aspetto fondamentale anche dal punto di vista economico perché normalmente in cantina viene retribuito di più.
In aggiunta, il contemporaneo aumento dell’indice di maturazione tecnologica (Zuccheri/Acidi) si ottiene senza provocare repentini abbassamenti dell’acidità ed eccessivi aumenti del pH. Si è visto poi un aumento dello spessore della buccia, che si traduce in una maggiore resistenza degli acini e una maggiore concentrazione di composti fenolici nel prodotto finale. I composti “nobili” del vino, infatti sono presenti principalmente in vinaccioli e buccia, per cui resveratrolo e flavonoidi li ritroviamo in buone quantità nel prodotto finale.
Grafico 1: Risultati degli ultimi 10 anni di prove effettuate da Ilsa su diversi vitigni in differenti aree italiane
Questa è la garanzia dei Biostimolanti Viridem® di ILSA: il vino buono si fa dall’uva buona! Ed il vino buono rende felici!
“Da noi, gli homini dovrebbero nascere più felici e gioiosi che altrove, et però credo che molta felicità sia agli homini che nascono dove si trovano i vini buoni” (Leonardo da Vinci)