Redazionali
E' meglio sudare che tossire.
05/07/2017
Non siamo solo noi umani a soffrire il caldo estivo e l’insistente afa: anche le piante soffrono le alte temperature.
Dalla temperatura dipendono tutti i processi fisici e chimici che stanno alla base della crescita delle piante. E' lei la principale responsabile dell’assorbimento di acqua e di nutrienti, regola la fotosintesi, la respirazione e il trasferimento della linfa all’interno dei tessuti vascolari, inoltre promuove la germinazione, la fioritura e la maturazione. Si chiamano temperature ottimali quelle per le quali i processi biochimici avvengono con la massima velocità ed efficienza e temperature cardinali minime e massime quelle temperature sotto o sopra le quali le funzioni vitali della pianta si arrestano.
È importantissimo conoscere anche le temperature critiche minime e massime al di sotto o al di sopra delle quali le piante subiscono danni irreparabili. Questi valori dipendono dalla specie, dalla varietà, dall’età della pianta, dal suo stato di salute, inoltre ogni processo biochimico e ogni fase di crescita (germinazione, fioritura, maturazione ecc…) possiede la sua temperatura ottimale. Il persistente innalzamento delle temperature, l’aumento della luminosità e una carenza idrica prolungata sono le cause dei classici sintomi denominati come “danni da caldo”.
Per la vite da vino le condizioni critiche estreme portano:
• diminuzione delle funzioni vitali con conseguente arresto della crescita
• precoce invecchiamento dei tessuti verdi e parziale defogliazione
• colatura degli acini recenti
• disidratazione e appassimento degli organi erbacei a cominciare dagli acini.
Per l’uva da vino il caldo ottimale estivo è un fattore fondamentale. Le alte temperature, se da una parte rischiano di anticipare di molto l'invaiatura e la maturazione dei vigneti, dall'altra sono un elemento di gran lunga positivo per l'alta qualità dei prodotti. E se l'invaiatura parte prima, anche i tempi della raccolta saranno anticipati. Molto dipende dal clima delle settimane a seguire. Con temperature molto elevate, con punte sopra i 32-35 gradi, la pianta blocca la fotosintesi e in pratica consuma energia senza produrne. Serve che le temperature si abbassino almeno di notte per favorire le trasformazioni di acidità, aromi, tannini e antociani per produrre grandi vini. Serve anche intervenire nei vigneti con strumenti specifici per stimolare le piante a svolgere al meglio il lavoro produttivo.
Dalla ricerca ILSA la proposta di ILSATERMIKO e ILSAC-ON.
ILSATERMIKO è un efficace anti-stress, basato su elevata presenza di amminoacidi liberi levogiri da idrolisi enzimatica: prolina, glicina, serina, acido glutammico, cisteina. Gli aminoacidi essenziali aumentano la concentrazione dei soluti cellulari per proteggere da stress osmotico, disidratazione e sbalzi termici. ILSATERMIKO agisce sulla regolazione sulla traspirazione dei tessuti vegetali e migliora la tolleranza delle piante agli stress ambientali nella vite e nelle colture da frutto.
ILSAC-ON è un innovativo biostimolante naturale da idrolisi enzimatica di tessuti di Fabaceae. L’azione degli amminoacidi liberi levogiri, degli alcoli a catena lunga (in particolare il triacontanolo) e di altri estratti vegetali ad azione biostimolante che influenzano l’attività di numerosi enzimi aumenta l’efficienza nell’utilizzo di acqua e nutrienti. Il maggior benessere delle piante limita gli effetti negativi degli stress ambientali, termici, idrici ed in particolare quelli da eccesso di salinità.
Applicato nei periodi di maggiore attività vegetativa, ILSAC-ON influenza numerosi processi metabolici, stimola l’aumento di biomassa e l’attività fotosintetica delle colture e un maggior trasferimento di metaboliti nei frutti.
Per la vite il risultato è l’aumento del grado zuccherino e dei componenti aromatici.
Per maggiori informazioni visita il sito www.ilsagroup.com