Redazionali
Buono a sapersi! Da ILSA un nuovo approccio per ridurre gli stress primaverili-estivi
14/06/2022
Quali possono essere le conseguenze degli stress da eccessi termici e carenza idrica sulla vite?
Acqua e temperatura sono fattori strettamente correlati tra loro. Con temperature elevate, la normale attività di traspirazione delle piante è fondamentale per consentire il regolare svolgimento di tutti i processi metabolici. Quando il cosiddetto “shock da calore” non è invece accompagnato da una buona disponibilità idrica, le piante tendono a limitare le perdite di acqua ma ciò dà origine ad una serie di conseguenze: chiusura degli stomi, arresto dell’accrescimento dei germogli, accartocciamento delle foglie e loro disidratazione, forte cascola di fiori e allegagione non regolare (con aumento dell’acinellatura), disseccamento degli acini, fino al blocco dell’attività fotosintetica e conseguente riduzione dell’accumulo di zuccheri. Inoltre, con limitate escursioni termiche tra giorno e notte, l’uva ha difficoltà a raggiungere il giusto grado di maturazione. Conseguenze che riguardano gli aspetti sia produttivi che quelli qualitativi dell’uva, con riflessi negativi anche sulla qualità del mosto da vinificare.
L’approccio di ILSA nella gestione dello stress idrico e termico
ILSA ha sviluppato una metodologia che, attraverso mirate applicazioni per via fogliare e/o in fertirrigazione di specifiche sostanze ad azione biostimolante, consente alla vite di ottenere resa e qualità elevate, anche in condizioni di forte stress. Triacontanolo naturale, polifenoli, polisaccaridi, betaine, amminoacidi da idrolisi enzimatica e potassio ad alta assimilabilità (grazie all’azione complessante proprio degli amminoacidi) sono gli attori di questa strategia innovativa, in quanto da un lato attivano i meccanismi di risposta delle piante agli stress abiotici agendo sui processi di moltiplicazione cellulare e regolando le fasi di traspirazione, dall’altro stimolano i normali processi di differenziazione delle gemme, allegagione, sviluppo e maturazione dell’uva.
Ingredienti speciali che vengono applicati attraverso IlsaVegetus (biostimolante fogliare a base di idrolizzato enzimatico di Fabaceae), IlsaPolicos (biostimolante radicale a base di estratto liquido di erba medica, alghe e melasso) ed Etixamin Bio-K (specialità nutrizionale ricca in potassio e zolfo complessati alla matrice Gelamin®, gelatina idrolizzata fluida per uso agricolo, ottenuta dal processo di idrolisi enzimatica FCEH®).
Efficacia dimostrata nel 2021.
Lo scorso anno, caratterizzato da una lunga siccità e da temperature estive molto elevate che hanno messo a dura prova i vigneti di tutta Italia, ILSA ha verificato l’efficacia delle sue soluzioni in Toscana, presso l’azienda Tolaini di Castelnuovo Berardenga (SI). IlsaPolicos, IlsaVegetus ed Etixamin Bio-K sono stati applicati su due varietà (Sangiovese e Cabernet Sauvignon), in aggiunta alla normale pratica aziendale e con due modalità differenti (con e senza fertirrigazione).
Su Cabernet Sauvignon sono stati effettuati solo interventi fogliari, con IlsaVegetus ed Etixamin Bio-K, a partire da inizio fioritura e durante lo sviluppo degli acini, mentre su Sangiovese le applicazioni fogliari con IlsaVegetus sono state abbinate a due interventi in fertirrigazione con IlsaPolicos.
Le valutazioni sono state fatte confrontando le rese ottenute sugli stessi campi con quelle degli anni precedenti, considerando i millimetri di pioggia caduti da marzo ad agosto e l’apporto irriguo. Su entrambe le varietà, le resa in uva è stata molto superiore (+ 120%) rispetto al 2020, nonostante una piovosità inferiore e un analogo apporto irriguo, anche in confronto alle annate precedenti, dove i mm di pioggia caduti furono molti di più. Importante anche l’epoca di vendemmia, in quanto la regolarizzazione delle fasi di maturazione ha consentito di raggiungere il giusto grado di maturazione, evitando di anticipare o ritardare troppo la raccolta, come avvenuto in alcune annate precedenti.
Le applicazioni fogliari e radicali con IlsaVegetus, IlsaPolicos ed Etixamin Bio-K hanno quindi permesso alle piante di superare lo stress termico e idrico nel momento cruciale (luglio-agosto) mantenendo una buona turgidità dei tessuti fogliari, un’alta efficienza fotosintetica e garantendo l’ottimale sviluppo dei grappoli.
Azienda Tolaini, Castelnuovo Berardenga (SI), var. Sangiovese. A metà maggio (foto a sinistra), le foglie evidenziavano già sintomi da carenza idrica mentre a fine agosto (foto a destra), dopo le applicazioni con i biostimolanti di ILSA, lo stato vegetativo delle piante e il colore delle foglie risultavano ottimali.