Redazionali
ETIXAMIN BIO-K, dalla ricerca ILSA il nuovo maturante per tutte le colture
05/06/2020
In tutte le colture la fase di maturazione dei frutti rappresenta un momento particolarmente delicato, contraddistinto da un elevato fabbisogno energetico. Questo è ancora più vero in agricoltura biologica dove la limitata disponibilità di mezzi tecnici, in ambito nutrizionale e di biostimolazione, rende difficoltoso fornire alle piante tutto il nutrimento di cui necessitano in ogni fase del ciclo colturale.
In biologico, pur essendo possibile fornire molti elementi per via radicale ed effettuare efficaci reintegri di sostanza organica, spesso non si riesce ad avere la disponibilità di specialità nutrizionali specifiche per effettuare una concimazione fogliare efficace; ovvero prodotti in grado sia di svolgere un’azione nutritiva che un’azione stimolante.
Proprio con l’obiettivo di fornire uno strumento efficace, impiegabile sia in agricoltura biologica che convenzionale, ILSA propone il nuovissimo maturante biologico ETIXAMIN BIO-K.
ETIXAMIN BIO-K è una specialità nutrizionale innovativa che abbina una frazione minerale, particolarmente ricca in potassio e zolfo (essenziale per la sintesi degli amminoacidi solforati), ed una frazione organica ad elevata concentrazione di amminoacidi liberi ottenuti da un processo di idrolisi enzimatica con azione veicolante ed antistress (Gelamin® gelatina fluida per uso agricolo da idrolisi enzimatica).
In questa “Buono a sapersi” vi forniremo informazioni sul processo di maturazione dei frutti, sulla scoperta e sintesi dell’etilene e sull’importanza del potassio; inoltre, vi illustreremo l’esperienza pratica di ILSA nel favorire la maturazione della vite.
Che cos’è la Maturazione?
Si definisce maturazione lo stadio di sviluppo del frutto che determina la maturità fisiologica o commerciale (Kader, 1999). Con il processo di maturazione vengono attivati gruppi enzimatici che permettono i cambiamenti di gusto e compattezza e rendono un frutto commestibile.
Per le specie da frutto, accanto ad un continuo accumulo di sostanze attrattive e di riserva (zuccheri, amido, olio), si registra generalmente un ammorbidimento dei tessuti della polpa, un aumento del grado zuccherino, una diminuzione dell'acidità, un cambiamento di colore e lo sviluppo di aromi.
Non dimentichiamo che il processo di maturazione avviene grazie alla presenza di un ormone vegetale gassoso chiamato “etilene” che, degradando la pectina presente nel frutto, trasforma l’amido in zuccheri semplici fino a modificare il colore della frutta ed anche il quantitativo di clorofilla. Essendo gassoso questo ormone può agire anche su altri frutti adiacenti a quello da cui è stato prodotto.
Esistono due tipologie di frutti che maturano più o meno velocemente: climaterici e aclimaterici. I primi continuano a maturare anche dopo la raccolta (kiwi, mele, banane, fichi, melone, pere, pesche, ecc.). I secondi invece maturano molto più lentamente (agrumi, frutti di bosco, ciliegie, melograni, ananas). È possibile, quindi, sfruttando la produzione dell’ormone gassoso incrementare la velocità di maturazione della frutta.
L’etilene è più leggero dell’aria in condizioni naturali (fisiologiche) e si ossida facilmente. L’etilene può essere prodotto da quasi tutte le piante, sebbene la velocità di produzione dipende dal tipo di tessuto vegetale e dallo stadio di sviluppo della pianta stessa. La produzione dell’etilene aumenta durante la caduta delle foglie, l’invecchiamento della pianta e durante la maturazione del frutto. Qualsiasi tipo di ferita può indurre la biosintesi dell’etilene, così come altri stress ambientali (ristagno idrico, gelo, temperatura, siccità, ecc.). Il precursore dell’etilene è l’amminoacido solforato metionina.
L’importanza del potassio:
Il potassio, presente nelle piante come catione K+, svolge un ruolo importante sui processi di sintesi dei pigmenti nei frutti e delle sostanze aromatiche nei fiori, regola l’apertura degli stomi, la traspirazione e la resistenza agli stress idrici, ecc. Il potassio favorisce, inoltre, il trasporto per via floematica di zuccheri ed amido dalla foglia ad altri organi (frutti, radici, apici vegetativi, ecc.).
Le principali cause che determinano una carenza in potassio sono: scarsa dotazione dell’elemento nel terreno, indisponibilità a causa di pH acidi, terreni argillosi e mal drenanti, squilibrio con il contenuto di magnesio, che essendo antagonista del potassio, in caso di rapporto Mg/K maggiore di 5, ne impedisce un corretto assorbimento. Un’eventuale carenza in potassio determina il manifestarsi di sintomatologie sull’apparato fogliare, come ad esempio foglie più vecchie che manifestano una decolorazione del margine seguita da necrosi fogliare. Gli apici ed i margini fogliari presentano un ripiegamento a doccia ed un arricciamento marcato, particolarmente nelle specie a foglia larga.
L’esperienza su vite (vitigno Nero d’Avola):
Prove agronomiche eseguite nel 2019 a Caltanissetta (Sicilia) hanno riconfermato l’efficienza dei Biostimolanti e delle Specialità Nutrizionali ILSA a base di Gelamin®, gelatina fluida per uso agricolo da idrolisi enzimatica, e di idrolizzato enzimatico di Fabaceae nel favorire l’aumento della resa e della qualità dell’uva da vino, in regime di agricoltura biologica. Durante il ciclo colturale sono stati eseguiti vari trattamenti in fertirrigazione ed in applicazione fogliare adottando il seguente protocollo:
Fase | Tesi ILSA (Dosaggio in kg/ha) | Modalità | Testimone |
26/04/2019 |
20 |
In fertirrigazione | / |
01/07/2019 |
10 |
In applicazione fogliare | / |
11/04/2019 |
2 + 3 |
In applicazione fogliare |
/ |
26/04/2019 |
2 + 3 |
In applicazione fogliare |
/ |
15/05/2019 |
2 |
In applicazione fogliare | / |
20/06/2019 |
2 + 3 |
In applicazione fogliare |
/ |
25/07/2019 |
2 |
In applicazione fogliare | / |
06/08/2019 |
5 |
In applicazione fogliare | / |
14/08/2019 |
5 |
In applicazione fogliare | / |
Risultati:
Dai rilievi visivi e biometrici si deduce che i trattamenti eseguiti con i prodotti a base di Gelamin® ed idrolizzato enzimatico di Fabaceae® rispetto al testimone hanno favorito:
- ottenimento di grappoli sani e più compatti nella tesi ILSA rispetto al Testimone (Fig.1),
- incremento della resa finale nella tesi ILSA maggiore del 25% rispetto al Testimone (Fig. 2),
- maggior contenuto di zuccheri e polifenoli nella tesi ILSA rispetto al Testimone (Fig. 3).
Figura 1: a destra tesi Testimone e a sinistra tesi ILSA
Figura 2: resa finale alla raccolta
Figura 3: caratteristiche qualitative alla raccolta
Per vedere e scaricare tutti i dettagli relativi alla prova dimostrativa svolta dal servizio agronomico ILSA, registrati sul sito www.ilsagroup.com per accedere alla sezione coltura “vite”. Potrai così vedere come sono posizionate le nostre Specialità Nutrizionali e Biostimolanti in funzione delle fasi fenologiche.
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