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IlsaFitocell nei vigneti bio e convenzionali riduce i rischi di marciumi

24/02/2022

L’allungamento del rachide favorito dal biostimolante a base di idrolizzato proteico di erba medica porta alla formazione di grappoli naturalmente più sani.

IlsaFitocell è un biostimolante ammesso anche in agricoltura biologica a base di idrolizzato proteico di erba medica, da utilizzare per favorire l’allungamento del rachide nell’uva da tavola e da vino. Questa sua azione permette di ridurre i rischi di botrite e altri marciumi che spesso affliggono varietà con grappoli eccessivamente compatti. IlsaFitocell è consigliato anche per rinvigorire e rigenerare i tessuti vegetali in conseguenza di stress successivi a gelate e repentini cambi di temperatura. IlsaFitocell porta tutte le proprietà dell’erba medica in un formulato per applicazione fogliare miscibile con qualsiasi prodotto liquido riducendo quindi gli interventi in campo.

Com’è composto e qual è il segreto della sua efficacia?

Ilsa utilizza un processo di idrolisi enzimatica a pH neutro che permette di estrarre molecole dai tessuti di erba medica senza rischi di denaturarle e perderne il loro potenziale, come avverrebbe invece nel caso di un trattamento chimico. In questo modo la materia prima naturale mantiene tutte le sue proprietà. IlsaFitocell si presenta con un alto contenuto di amminoacidi, pari al 31% e di cui il 3,5% in forma libera e levogira quella realmente riconosciuta dalle piante e in grado di esercitare una profonda azione biostimolante. Gli estratti vegetali presenti in IlsaFitocell sono polifenoli ad azione biostimolante e antiossidante e triacontanolo naturale, un alcol a lunga catena di atomi di carbonio che ha un’azione ormono-similare comparabile a quella di auxine e gibberelline. La presenza, infine, di azoto e carbonio organico, consente di avere anche un’azione nutrizionale per le piante.

IlsaFitocell si dimostra quindi una scelta naturale che, grazie alla ricerca scientifica, rende le piante più resistenti agli stress e più protette da malattie fungine.

Tra le prove più recenti, quella su pinot grigio (quindi a grappolo molto “serrato”) a Breganze, nel vicentino: con due applicazioni fogliari di IlsaFitocell a 300 grammi/100 litri di acqua, 20 giorni e 10 giorni prima della fioritura, la lunghezza dei grappoli è risultata mediamente superiore di oltre un centimetro rispetto al testimone non trattato e superiore anche ai due competitors (a base di Ecklonia maxima e ormoni di sintesi) impiegati alle stesse dosi ed epoche.

Ma IlsaFitocell non agisce solo sullo sviluppo vegetativo. Applicato a partire da post-allegagione, l’azione del triacontanolo e degli amminoacidi favorisce anche la riduzione della cascola dei frutticini, con evidenti benefici sull’aumento della resa finale e parallelamente, migliora l’uniformità del calibro dei frutti e ne aumenta la qualità, in termini di consistenza, aroma e contenuto zuccherino.

Un prodotto quindi adatto sia durante la fase vegetativa che produttiva delle colture, a seconda dell’obiettivo che si vuole raggiungere e utilizzabile su un ampio spettro di colture, non solo vite e fruttiferi ma anche ortaggi, per i quali l’aumento del calibro e l’allungamento del grappolo fiorale (pensiamo ad esempio al pomodoro) significa un potenziale produttivo molto maggiore. IlsaFitocell è il nono prodotto biostimolante di Ilsa, riconosciuto come tale dalla normativa italiana (D.Lgs. 75/2010, allegato 6.4.1) a base di “Idrolizzato proteico di erba medica”, ottenuto da materie prime naturali e processi totalmente ecosostenibili.