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Qual è il miglior concime per l’olivo?

I concimi organici di ILSA racchiudono tutti i benefici che il produttore può ottenere nel suo oliveto

29/02/2024

Sapere di cosa ha bisogno l’olivo per produrre bene ogni anno, resistere agli stress, aumentare la percentuale di olio nelle olive è fondamentale per capire come intervenire in campo. I recenti prezzi di olive e olio, inoltre, hanno ridato vigore ad un settore in difficoltà fino a qualche anno fa, riconoscendo il giusto valore ad un prodotto d’eccellenza e ricompensando correttamente gli sforzi di chi produce olive e olio di qualità.

Attraverso un opportuno sistema di allevamento e una gestione idrica che supporti le piante soprattutto nel periodo estivo, si può creare un buon equilibrio vegeto-produttivo che consenta una buona produzione ogni anno. Non va però dimenticato l’apporto di nutrienti e la loro forma di applicazione, che condiziona la disponibilità per le piante e l’ottimale svolgimento di alcune fasi fenologiche molto delicate.


Quali caratteristiche devono avere i concimi per l’oliveto?

L’olivo non ha esigenze nutrizionali elevate, rispetto ad altre colture arboree da frutto, per cui con qualche piccolo accorgimento e con pochi prodotti specifici si può ottenere il massimo dall’oliveto.

  • Anzitutto, l’olivo si avvantaggia moltissimo della presenza di sostanza organica, utile per migliorare la fertilità del suolo, dal punto di vista chimico che fisico. Una buona struttura del suolo, infatti, è importante per aumentare la capacità idrica e supportare le piante durante lunghi periodi siccitosi.
  • Meglio se la sostanza organica sia di origine proteica, in quanto la presenza di amminoacidi consente sia una maggiore efficienza di rilascio dei nutrienti sia il prolungamento della disponibilità di azoto, fosforo, potassio e altri microelementi necessari anche nella seconda parte del ciclo produttivo.
  • Nelle fasi iniziali è importante anche l’apporto per via fogliare di azoto in forma di amminoacidi, che favoriscono lo sviluppo vegetativo e riducono l’influenza negativa di gelate tardive, insieme a specifici elementi come fosforo, magnesio, zinco, manganese, boro, che stimolano l’efficienza fotosintetica e favoriscono l’ottimale svolgimento delle fasi di fioritura e formazione iniziale delle olive.
  • Durante lo sviluppo delle olive, invece, per le piante non devono mai mancare azoto (sempre in forma di amminoacidi), potassio ed estratti vegetali che, in maniera congiunta, favoriscono sia l’aumento del calibro, che della percentuale di olio all’interno delle drupe, in particolare nel periodo tra luglio e settembre.

Quali concimi usare nell’oliveto?

ILSA vanta una lunghissima esperienza nella nutrizione degli oliveti di tutta Italia e non solo, dispone di concimi organici specifici per l’olivo che racchiudono tutti i fattori sopra elencati e, di conseguenza, tutti i benefici che i produttori possono ottenere dal loro utilizzo. Agrogel®, gelatina per uso agricolo, unisce i vantaggi dell’apporto di sostanza organica (70%) e dell’alto contenuto di azoto in forma di amminoacidi (oltre l’80%).

L’efficienza di rilascio dell’azoto organico e degli altri elementi complessati alla matrice proteica consente alle piante di averli a disposizione per un tempo prolungato riducendo così il numero degli interventi ed evitando carenze nutrizionali, cosa non possibile con i normali concimi minerali o altri concimi organici. L’aumento della fertilità microbiologica, la bassa salinità e umidità e il pH subacido aumentano inoltre l’efficienza di assorbimento anche di altri nutrienti presenti nel suolo ma inizialmente non disponibili, come fosforo, ferro e magnesio.

A seconda delle caratteristiche del terreno, l’olivicoltore può scegliere il giusto concime organico a base di Agrogel® e il momento migliore di applicazione. La grande efficienza di rilascio dei nutrienti, infatti, consente l’applicazione non solo in autunno-inverno (ad esempio Fertil, Fertorganico, Fertil 10, Bi.Otto, utili per la formazione di riserve nutrizionali) ma anche in primavera, per cui in questo periodo ElenneMicro Olivo o ElenneMicro Bio, Progress Micro (per chi opera in biologico) rappresentano senza dubbio i migliori concimi per l’olivo, grazie al supporto nutrizionale adeguato durante tutto il ciclo.



E’ corretto usare anche concimi fogliari per l’olivo?

Non solo è corretto ma anche assolutamente necessario, in quanto si apportano, nei momenti opportuni, gli elementi di cui la pianta ha bisogno e contemporaneamente, si interviene in maniera adeguata contro gli stress esterni che si manifestano durante l’annata.


I concimi fogliari a base di Gelamin® (gelatina fluida per uso agricolo) consentono anch’essi di soddisfare, in un unico formulato, tutte le esigenze specifiche di cui l’olivo e l’olivicoltore hanno bisogno, grazie all’alto contenuto di amminoacidi e alla possibilità di miscela con i trattamenti fitosanitari. In virtù delle caratteristiche chimico-fisiche dovute al processo di idrolisi enzimatica, Gelamin® rappresenta quindi la migliore matrice per i concimi fogliari per l’olivo e la sua unione con elementi quali fosforo, magnesio, boro, zinco, manganese nelle fasi di pre-fioritura aiuta l’oliveto sia contro abbassamenti termici che verso micro carenze che possono pregiudicare la fase di fioritura e di conseguenza, il numero di olive sulla pianta.


Durante lo sviluppo delle olive le applicazioni fogliari a base di amminoacidi, potassio e sostanze ad azione biostimolante favoriscono sia l’aumento del contenuto di olio all’interno delle olive, che la tolleranza alle alte temperature e alla siccità, grazie alla regolazione della traspirazione attraverso le foglie. Anche in questo caso, ILSA dispone di concimi e biostimolanti che racchiudono tutti questi vantaggi, come Etixamin Bio-K e IlsaC-on che, applicati periodicamente da luglio a settembre, intensificano la produzione di olio e ne aumentano le caratteristiche qualitative, in termini di polifenoli, steroli, tocoferoli e rapporto tra gli acidi grassi presenti.


Qualche esempio?

Sul sito www.ilsagroup.com sono disponibili tutte le prove effettuate in Puglia, Calabria, Sicilia, su varietà differenti, da Coratina a Carolea, da Cerasuola a Leccino. Tutte hanno portato ad un netto aumento della resa in olive per ettaro e della resa in olio al frantoio, con eccellenti parametri di acidità, numero di perossidi e costanti spettrofotometriche.



Sintesi dei risultati ottenuti di una prova effettuata a Lamezia Terme (CZ) su var. Carolea. Oltre al notevole aumento della resa in olive, l’oliveto concimato con ILSA ha favorito anche un aumento della resa in olio, in confronto con l’oliveto attiguo concimato con la pratica aziendale. Ciò ha favorito un incremento produttivo di olio di 6,6 quintali per ettaro.