Redazionali
Bigarreau o Ferrovia, quando e come fare i trattamenti per le ciliegie
03/04/2024
Precoci, medie o tardive, le ciliegie sono tra i frutti più apprezzati da grandi e piccini, che aspettano con ansia di poterle gustare anche quest’anno. Non tutti però sanno quanto sia complicato produrre ciliegie buone, sane e belle da vedere. E’ quanto accaduto nel 2023 lo ricordiamo: poche ciliegie sui banchi di vendita fino a maggio, a causa di condizioni climatiche proibitive che hanno compromesso resa e qualità.
Quali sono i momenti più delicati per le ciliegie?
L’annata del 2023, caratterizzata da continue piogge e temperature basse da marzo fino a inizio giugno, ha fatto tremare tutti i produttori di ciliegie, sia di varietà più precoci, come la Bigarreau, sia di quelle medio-tardive, come la Ferrovia, la Giorgia o la Kordia, solo per citarne alcune. Questo perché il periodo prolungato di condizioni di stress ha abbracciato tanto le fasi finali delle precoci come le fasi iniziali delle tardive.
Ma quali sono i momenti determinanti per ottenere una buona produzione finale?
- Sicuramente la fioritura, che deve essere più uniforme possibile, in modo da favorire la successiva contemporaneità di maturazione e ridurre il numero di passaggi di raccolta.
- Fondamentale è la fase di allegagione, molto delicata per queste piante, estremamente suscettibili a carenze nutrizionali, sbalzi termici e stress idrici. Spesso, a causa di questi stress, la frequenza di aborti fiorali è elevata riducendo così, la percentuale di allegagione e quindi, il numero di ciliegie.
- Lo sviluppo dei frutti è un’altra fase importantissima in quanto l’ottenimento di un buon calibro finale (superiore a 28 o 30 mm) si associa alla necessità di evitare spaccature (cracking), che possono diminuire enormemente il valore della produzione finale.
Come intervenire per limitare questi stress?
Rispetto a qualche anno fa, le condizioni climatiche sono diventate sicuramente più imprevedibili ma, allo stesso tempo, molte aziende hanno sviluppato strumenti fondamentali che aumentano la tolleranza a stress in fase di fioritura e allegagione e riducono l’incidenza di spaccature sulle ciliegie. Tra le più virtuose c’è ILSA, pioniera nella produzione e vendita di concimi speciali e biostimolanti naturali, a base di amminoacidi da idrolisi enzimatica, triacontanolo e altri estratti vegetali, che riequilibrano la fisiologia delle piante nei momenti clou.
Quali prodotti fogliari per varietà precoci e tardive?
Di seguito le applicazioni fogliari che negli ultimi anni hanno dato eccellenti risultati nonostante le condizioni climatiche avverse. Una strategia applicabile sia in convenzionale che in biologico (se non diversamente specificato), grazie al carattere “naturale” dei formulati prodotti da ILSA:
- In primis ILSAMIN N90 e ILSAMIN MMZ, a base di azoto organico, amminoacidi liberi levogiri (perché ottenuti dal processo di idrolisi enzimatica FCEH®) e microelementi, determinanti nelle fasi pre-fioritura. L’alto contenuto di amminoacidi, in particolare di glicina e prolina, consente di limitare gli stress da gelate e ritorni di freddo per cui, insieme a zinco, magnesio e manganese, favorisce sia una maggiore efficienza fotosintetica, che la prevenzione di stress termici e nutrizionali. L’uniformità di fioritura e l’efficienza della fase di allegagione vengono aiutate dalle applicazioni fogliari con Macrils@, biostimolante a base di alghe del genere Macrocystis, ad alto contenuto di gibberelline naturali, auxine, betaine e polifenoli (acidi clorogenico e salicilico). Tutti formulati applicabili in miscela, a 200-250 grammi per 100 litri di acqua, che forniscono un supporto fondamentale in questa delicata fase.
- Nella fase tra il 30% e il 100% di fiori aperti, IlsaC-on, biostimolante a base di idrolizzato enzimatico di Fabaceae, in associazione a Ilsamin Boro, consente di aumentare la percentuale di allegagione. Grazie alla presenza di triacontanolo di origine naturale, vitamine e polifenoli che regolano il metabolismo dell’azoto e del carbonio nelle piante, e di boro, essenziale per la fertilità del polline, applicati a 200 g/100 litri di acqua, consentono alle piante di portare a maturazione un più alto numero di frutti.
- Da scamiciatura in poi, lo sviluppo delle ciliegie e la contemporanea resistenza alle spaccature vengono garantite dalle applicazioni fogliari con IlsaForma (o Soybils@ per chi opera in bio), Ilsamin CaMg/IlsaNoBreak e Macrils@, che consentono di ottenere un calibro elevato favorendo anche la resistenza e l’elasticità dell’epidermide, a prescindere da piogge e abbassamenti termici. Le applicazioni in miscela con questi formulati, a dosi di 250-300 g/100 litri ciascuno, preparano le ciliegie per la fase finale di maturazione.
- A completare l’opera ci pensano IlsaKolorado (o Etixamin Bio-K per chi fa agricoltura biologica) che, applicati per via fogliare a 300 g/100 L da inizio invaiatura, portano benefici non solo in termini di contemporaneità di maturazione (e quindi di riduzione dei tempi e dei costi di raccolta) ma anche di aumento della qualità finale, in termini di gradi Brix, sostanza secca e consistenza.
Le evidenze?
Sul sito www.ilsagroup.com sono presenti tutte le prove effettuate su ciliegio negli ultimi anni, da quella del 2023 presso l’azienda agricola De Tommaso Pasquale di Casamassima (BA), a quelle degli anni precedenti effettuate presso l’azienda Nuzzaco e altre sempre del sud-barese, fino ai test effettuati nel Nord Italia e all’estero, in particolare in Cile. Anche oltreoceano, infatti, i concimi speciali e biostimolanti di ILSA hanno migliorato notevolmente la resa ad ettaro e la qualità delle ciliegie destinate all’esportazione.