Spazi confinati

SPAZI CONFINATI
Il deposito dei prodotti agricoli in cisterne di sedimentazione e/o fermentazione può rappresentare un luogo ove si concentrano sostanze gassose pericolose. Per tale motivo, è importante adottare delle misure che evitino spiacevoli inconvenienti:
- consentire un adeguato e sufficiente ricambio d'aria che permetta all'eventuale accumulo di gas di fuoriuscire e all'ossigeno di entrare;
- installare un impianto di rilevazione degli accumuli di gas che tramite avviso sonoro e visivo permetta una corretta ed immediata gestione in piene sicurezza;
- prima di entrare in cisterne o silos, arieggiare ove possibile e successivamente verificare la concentrazione di ossigeno mediante ossimetro;
- se non è possibile adottare sufficienti ricambi d'aria o l'attivtà lavorativa costringe il lavoratore ad operare in spazi confinati nei quali sono presenti concentrazioni gassose e nocive, è obbligatorio dotarsi di autorespiratori con maschera collegata a delle bombole di ossigeno;

- in caso di lavori all'interno di contenitori metallici è d'obbligo l'utilizzo di apparecchiature elettriche e lampade per l'illuminazione alimentate a bassissima tensione;
- predisporre la segnaletica di sicurezza;
- essere sempre in compagnia di un'altra persona in caso di lavori in spazi confinati.

Le caratteristiche dimensionali delle cisterne (o dei silos) possono essere talvolta tali da costringere il lavoratore ad operare ad altezze da terra superiori a due metri, misura che inquadra l'attività lavorativa come lavoro ''in quota'' e di conseguenza obbliga l'adozione di idonei sistemi di trattenuta contro le cadute nel vuoto. In questo caso bisogna scegliere se adottare dei sistemi di trattenuta che eliminino tale rischio come:
- l'uso di imbracature collegate a sistemi di trattenuta;
- per l'accesso, scale a norma, bloccate o trattenute da altri lavoratori nella fase di salita e discesa;
- utilizzo di DPI correlati alla tipologia da svolgere.

Valutare sempre negli interventi di manutenzione e/o riparazione il rischio a cui si può incorrere con l'ingresso nelle cisterne contenenti prodotti che per loro naturale maturazione sviluppano gas infiammabili che a contatto con fiamme libere e calore possono innescare incendi e/o esplosioni.