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Reddito per ettaro senza confronti con i concimi intelligenti ILSA

02/10/2018

L’efficienza di concimazione di frumento, orzo, avena e altri cereali autunno-vernini si basa sulla conoscenza delle esigenze delle piante, del tipo di concime che si somministra e degli obiettivi economici dell’azienda agricola. Ilsa ha perfezionato negli anni la strategia nutrizionale del frumento, migliorando i propri prodotti che oggi consentono, alla raccolta, una resa più alta ed un guadagno medio superiore del 15% rispetto alle pratiche tradizionali. Oltre a valori di proteine, peso specifico, glutine assolutamente imbattibili. Il frumento deve avere, nelle prime fasi, azoto e fosforo disponibili il più a lungo possibile. La pratica tradizionale prevede l’applicazione di concimi minerali in pre-semina ma bisogna considerare le reali esigenze di azoto nelle prime fasi successive alla semina, che sono basse.





Infatti, l’assorbimento di azoto inizia a crescere dopo l’emergenza. Come quello di fosforo, che diventa strategico soprattutto a partire dall’accestimento. E’ quindi necessario prolungare la disponibilità di questi due elementi, in particolare del fosforo, soggetto a retrogradazione molto presto, un fenomeno che lo immobilizza nel terreno e non lo rende più disponibile per le piante. Terreni sub-alcalini o sub-acidi accentuano questo fenomeno, così come i terreni neutri ma poveri di sostanza organica.


Ecco perché Agrogel®, gelatina idrolizzata per uso agricolo di esclusiva produzione Ilsa, è strategica: consente di mantenere disponibili più a lungo azoto e fosforo e di cederli in maniera graduale, in funzione delle reali esigenze delle piante.
Agrogel®, a base di azoto e carbonio organico, è in grado di complessare l’azoto ed il fosforo e di cederli lentamente ed in maniera efficace. Da qui sono nati i due concimi intelligenti per applicazioni in pre-semina: Azoslow NP 12-20 e Granosano Evo NP 6-16. Entrambi a base di Agrogel®, il primo è ideale per applicazioni in regime di agricoltura convenzionale, il secondo è ammesso anche in agricoltura biologica.


L’equilibrato rapporto tra azoto e fosforo consente, con dosi di 300 kg/ha, di applicare le giuste quantità di questi due elementi nelle prime fasi, fino all’accestimento, stimolando positivamente la radicazione e lo sviluppo vegetativo iniziale. Il fosforo, grazie alla presenza di sostanza organica ed al pH sub-acido dei due prodotti, permane per più tempo disponibile per le piante, ritardando i fenomeni di retrogradazione. Ma non solo. Anche l’azoto, presente in forma proteica, non viene perso per lisciviazione, ma rimane nel terreno, complessando anche le forme minerali, consentendo così un vantaggio multiplo: nutrizione efficace, rispetto dell’ambiente (perché non viene perso in profondità) e zero spreco economico per l’agricoltore.


Inoltre, con la strategia Ilsa, è sufficiente un solo intervento in copertura, a marzo-aprile, con Azoslow N 29 (in convenzionale) o Fertil N 12,5 (in biologico).


I risultati degli ultimi anni danno ragione ad Ilsa: sia in convenzionale che in biologico, chi ha seguito la strategia Ilsa ha ottenuto mediamente un 15% in più di ricavi rispetto alla consuetudine aziendale.