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ILSA risolve le difficoltà delle insalate, in tutto il mondo!

I concimi ed i biostimolanti ILSA continuano a dare risultati straordinari sulle insalate, in serra o in pieno campo e non solo in Italia.

20/09/2015

E’ ormai alle porte la stagione invernale e, come ogni anno, chi coltiva lattuga, spinacio, rucola, valeriana, ecc… dovrà fare i conti con i rischi legati alle basse temperature, quindi con la necessità di stimolare la crescita delle piantine e la buona formazione di biomassa fogliare, facendo attenzione ai nitrati, il cui pericolo di accumulo nelle foglie è dietro l’angolo.

Aumentare le concimazioni azotate per favorire lo sviluppo fogliare, infatti, può facilmente provocare un eccesso di nitrati nelle foglie, anche oltre la soglia di legge che ne consente la commercializzazione.



Ciò è dovuto sia alle basse temperature sia alla luce giornaliera più ridotta nel periodo invernale, che causa un’attività più stentata di quegli enzimi del metabolismo azotato (Nitrato-reduttasi, Nitrito-reduttasi, GS e Gogat), responsabili della trasformazione dell’azoto assorbito in amminoacidi.

La legge, attraverso il Reg. CE 1258/2011 (e successive modifiche), pone dei limiti più alti durante la stagione invernale di nitrati accumulati in foglia ma, spesso, è molto facile che questi vengano superati vanificando, così, la possibilità di commercializzare la produzione ottenuta.



Negli ultimi anni, i risultati delle prove svolte dal servizio agronomico di ILSA su lattuga, spinacio, rucola, hanno evidenziato un risultato univoco: l’impiego dell’Idrolizzato enzimatico di Fabaceae permette di ridurre notevolmente la quantità di nitrati in foglia, a parità di concimazione al terreno. Questo biostimolante unico e innovativo, di origine completamente vegetale, permette, infatti, di stimolare positivamente l’attività degli enzimi coinvolti nel metabolismo del carbonio e dell’azoto, con il risultato che, a parità di gestione agronomica, le piante trattate per via fogliare con l’Idrolizzato enzimatico di Fabaceae producono più biomassa fogliare e contengono meno nitrati.

Immagine 1: Lattuga coltivata con ILSAC-ON



Ne danno conferma anche i tecnici responsabili della Società Agricola Fresco Pensiero s.s. di Battipaglia (SA) che hanno impiegato ILSASTIM+, biostimolante a base di Idrolizzato enzimatico di Fabaceae, sulla loro rucola in serra. Tre applicazioni a 5 kg/ha per ciascun ciclo hanno evidenziato, in due tagli consecutivi, una quantità di nitrati in foglia nettamente inferiore, in particolare in occasione del secondo taglio.


Tabella:
Sintesi dei trattamenti e delle analisi effettuate: la riduzione del contenuto di nitrati rispetto al testimone è stata di oltre 1.500 mg/kg.

 

Ma risultati straordinari provengono anche dall’altra parte del mondo, dal Sud America, dove da alcuni anni utilizzano ed apprezzano i prodotti speciali della linea ILSA.

In Cile, ad esempio, presso Huertos Carolina, nelle vicinanze di Santiago, hanno constatato l’efficacia dei fogliari e fertirriganti ILSA nel ridurre i danni da freddo e quindi, aumentare la produzione commercializzabile. Con una produzione di 726 q/ha rispetto ai 593 q/ha della pratica tradizionale e con una percentuale di scarto nettamente inferiore, la lattuga Desert Storm trattata con i fertirriganti ILSA ed ILSAC-ON, altro biostimolante a base di Idrolizzato enzimatico di Fabaceae, hanno soddisfatto pienamente le esigenze dell’agricoltore.

Ma anche in Perù hanno potuto apprezzare il valore dell’Idrolizzato enzimatico di Fabaceae grazie ad una prova effettuata su sette varietà diverse di lattuga, due verdi (Green romaine, Royal green) e cinque rosse (Cocarde, Red oak, Lollo rossa, Royal red, Red romaine, Royal red).

Sia in termini di sviluppo vegetativo nelle prima fasi, sia in termini di produzione finale, due trattamenti in pieno campo con ILSAC-ON (2 kg/ha) nei primi 20 giorni dopo il trapianto hanno permesso all’agricoltore di raccogliere molto di più.

 

Immagine 2: Già dalle prime fasi era evidente il maggior sviluppo vegetativo delle piante trattate con ILSAC-ON (foto a sx), sia su Red Romaine che su Lollo Rossa

Ma non solo. L’azienda Country Home S.A., nei pressi di Lima, che ha effettuato la prova ha voluto testare l’efficacia di ILSAC-ON anche sulla durata della lattuga in post-raccolta. I risultati sono stati che la lattuga non trattata è ingiallita molto prima ed ha avuto una minore vita post-raccolta (9 giorni), rispetto alla tesi ILSA (14 giorni).

Molte altre prove sono disponibili sul sito www.ilsagroup.com. Esperienze che confermano l’efficienza dei concimi e biostimolanti ILSA a tutte le latitudini del pianeta e su diverse esigenze da parte degli agricoltori (accumulo nitrati, biomassa, durata in post-raccolta, ecc…) che, quindi, possono godere di più benefici contemporaneamente.

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