Redazionali
La qualità dei frutti dipende dal benessere delle piante
06/11/2014
Le piante da frutto e tutte le arboree in generale presentano un ciclo fisiologico molto complesso. Dalla ripresa vegetativa fino alla caduta delle foglie, i fenomeni si susseguono e sovrappongono secondo un ordine preciso ed in risposta alle condizioni ambientali.
Se consideriamo il periodo di attività più intensa della pianta, che va da fine aprile alla metà di giugno, possiamo individuare tre principali eventi che avvengono quasi contemporaneamente: la formazione dei frutti (allegagione); la prima fase di sviluppo delle gemme; la crescita della nuova vegetazione.
Infatti, mentre si formano i frutti, avviene in contemporanea già lo sviluppo della vegetazione e la formazione delle gemme per l’anno seguente. I nutrienti sono utilizzati soprattutto nei frutti per aumentarne la pezzatura e le caratteristiche qualitative. Nello stesso momento, però, sui nuovi germogli inizia la formazione delle gemme che, nell’anno seguente, devono differenziarsi, cioè originare un germoglio (gemme a legno) od anche organi riproduttivi (gemme a fiore). Questo processo non è un fatto casuale ma dipende dall’equilibrio tra le sostanze nutritive disponibili.
E’ necessario quindi che la pianta utilizzi in maniera equilibrata i nutrienti disponibili tra i diversi processi e ciò è possibile solo attraverso l’equilibrio ormonale al suo interno. Se ad esempio la fruttificazione è troppo abbondante, la pianta avrà poche risorse per nutrire le gemme a fiore, con scarsa fruttificazione nell’annata seguente. Per questo, la pianta aumenta la produzione di ormoni (etilene ed acido abscissico) a livello dei giovani frutticini, in quanto riduce il numero di frutti da portare a maturazione, al fine di garantire uno sviluppo adeguato di quelli rimasti.
L’intervento dell’agricoltore deve essere rivolto a mantenere l’equilibrio tra i processi fisiologici fondamentali, garantendo contemporaneamente una buona formazione di nuovi germogli (attività vegetativa) ed una buona fruttificazione e qualità finale. L’equilibrio enzimatico ed il benessere della pianta sono quindi fondamentali per garantire, ogni anno, una buona produzione in termini quantitativi e qualitativi.
Qualità dei frutti richiesta dal mercato
Le caratteristiche qualitative che il mercato richiede per i frutti interessano sostanzialmente: il colore dell'epidermide, il sapore della polpa, la consistenza del frutto, tanto sull'albero che post-raccolta; specifiche esigenze tecnologiche della frutta per la trasformazione industriale.
Oltre che dalle tecniche di coltivazione (potatura, diradamento ecc.), dall’andamento climatico e dell’impollinazione, un fattore fondamentale per ottenere un’alta qualità dei frutti è sicuramente l’equilibrio ormonale della pianta.
I biostimolanti derivanti dalla ricerca ILSA vanno ad intervenire proprio sugli equilibri ormonali delle piante da frutto. Costituiti da sostanze naturali idrolizzate, agiscono direttamente sui livelli di espressione genica inerenti i metabolismi degli enzimi che regolano le fasi della formazione dei frutti e dei vari processi legati alla maturazione dei frutti.
E ciò anche in post-raccolta: l’accumulo dei solidi solubili e degli acidi titolabili è direttamente responsabile di tutte le caratteristiche qualitative e di shelf-life ed è influenzato dalle regolazioni metaboliche operate da complessi sistemi enzimatici. Benessere delle piante Il benessere (“esistere bene") è uno stato che caratterizza la qualità della vita di ogni pianta e ne coinvolge tutti gli aspetti. Il concetto di benessere non è incentrato sull’idea di assenza di patologie, ma sul concetto di buona salute complessiva (vegetativa, fisiologica, riproduttiva). Si può parlare di una condizione di armonia tra pianta e ambiente, risultato di un processo di adattamento a tutti i fattori che incidono sul ciclo produttivo vegetale.
Per le piante da frutto è quindi fondamentale un programma di nutrizione equilibrato, con concimi ad alta efficienza e l’uso di biostimolanti naturali specifici, in grado di regolare il sistema enzimatico, attraverso processi totalmente naturali.
ILSAVIS+, nuovo biostimolante ILSA a base di Idrolizzato Enzimatico di Fabaceae, fa proprio questo: stimola positivamente il metabolismo delle piante, che raggiungono una fase di benessere tale da portare a maturazione un maggior numero di frutti e garantire ugualmente un’altissima qualità. I benefici di questo biostimolante sono molteplici: aumenta ed uniforma il numero di frutti allegati, riduce la cascola di post allegagione o lo sviluppo di frutticini incompleti, stimola la maggiore pezzatura dei frutti, uniforma la colorazione ed aumenta la consistenza della polpa.