Redazionali

Agricoltura blu e rispetto del suolo e delle risorse.

09/09/2014

In Italia si parla di “agricoltura blu” per riferirsi a ciò che la FAO definisce “agricoltura conservativa”, per indicare pratiche agricole che mirano alla conservazione del suolo. L’obiettivo dell’agricoltura conservativa è quello di promuovere la produzione agricola, ottimizzando l’uso delle risorse e riducendo il degrado del terreno attraverso la gestione integrata del suolo, dell’acqua e delle risorse biologiche esistenti, in associazione con fattori di produzione esterni.

Cosa significa operativamente?

Che l’agricoltura conservativa mira a preservare principalmente il suolo, non ponendo limitazioni dirette all’utilizzo di mezzi chimici, come agrofarmaci o concimi, il cui ricorso è comunque destinato a diminuire una volta che il terreno ha raggiunto l’equilibrio.

Questo genere di pratiche agricole sono diffuse principalmente in Sud America (quasi l’80% della superficie agricola utilizzabile, in particolare in Argentina), nella parte ovest dell’Australia (35%), in Canada (30%) e in USA (15%). In Europa, solo l’Ucraina destina quasi il 5% della superficie agricola, mentre il resto d’Europa e del mondo dedicano una percentuale di circa l’1%.

In Italia, Veneto e Lombardia sono le uniche Regioni ad aver finora attivato misure nei loro piani di sviluppo rurale a favore dell’adozione di tecniche di agricoltura conservativa. In Veneto ci sono circa 2.000 ettari ad agricoltura blu, mentre in Lombardia sono circa 400 le aziende che hanno aderito al bando dedicato. Nella nuova programmazione, anche altre regioni metteranno a disposizione contributi per gli agricoltori che vorranno adottare questo metodo di fare agricoltura.

In realtà, in Italia i numeri sono più elevati se consideriamo chi, ormai da anni, ha scelto la strada del No Tilling, cioè della non lavorazione del terreno o “semina su sodo”. Ciò non significa fare agricoltura conservativa, ma rappresenta il punto fondamentale per intraprendere questa strada.

Una strada, quella dell’agricoltura conservativa, che potrà risultare determinante per una produzione che rispetta l’ambiente, ottimizza l’uso delle risorse e abbatte i costi e che, con l’attivazione delle misure dei piani di sviluppo in varie regioni, potrà risultare anche più remunerativa. Oltre al No Tillage, ci sono altri punti fondamentali da seguire per fare agricoltura conservativa.

Vantaggi dell’Agricoltura Conservativa:

- aumento delle rese e della biodiversità, evidenti quando il sistema si stabilizza;

- miglioramento delle riserve di carbonio organico, dell’attività biologica e della struttura del suolo;

- minore perdita di suolo e di nutrienti, che, unitamente a una più rapida degradazione dei pesticidi e a un maggior adsorbimento (determinato da un aumento del contenuto di sostanza organica e dell’attività biologica), comporta a sua volta un miglioramento della qualità dell’acqua;

- riduzione delle emissioni di anidride carbonica a seguito del ridotto utilizzo di macchinari e del maggiore accumulo di carbonio organico;

- maggiore resistenza alla siccità, grazie ad una migliore infiltrazione e ritenzione idrica e minori perdite di acqua per lisciviazione, evaporazione, per cui c’è un risparmio idrico per l’agricoltore;

- non si verificano problemi di aflatossine, virus, a causa dei residui colturali lasciati sul terreno, in quanto la rotazione delle colture non permette il loro sviluppo;

- eliminazione dei problemi di “crosta” a causa della pioggia battente subito dopo la semina;

- diminuzione dei costi di manodopera ed energia relativi alle operazioni di preparazione e sarchiatura dei terreni: si può avere una riduzione dei costi di lavorazione fino al 70% in meno.

I concimi ILSA in Agricoltura Conservativa

I concimi ILSA a base di AGROGEL® si inseriscono perfettamente nella “filosofia”, oltre che nella pratica, dell’agricoltura conservativa. Essendo consentite solo lavorazioni superficiali (Minimum Tillage) o non lavorazioni (No Tillage), le limitazioni riguardano essenzialmente la somministrazione dei concimi.
Non è consentito, infatti, l’interramento, per cui un concime risulta più efficiente o meno solo in base al suo comportamento. AGROGEL®, gelatina idrolizzata per uso agricolo di produzione esclusiva ILSA, si inserisce alla perfezione, perché l’azoto proteico non è soggetto a perdite per lisciviazione o volatilizzazione. Può essere, quindi, somministrato tranquillamente sul terreno, senza interramento, sciogliendosi poi gradualmente grazie alla pioggia o all’acqua di irrigazione, senza rischi di perdite di azoto. Inoltre, permette un aumento dell’attività dei microrganismi del suolo e apporta sostanza organica, in linea con i principi di base dell’agricoltura conservativa.
Cosa che non è possibile ottenere con altri concimi. Ad esempio l’urea o altri concimi azotati minerali, se non vengono interratati, gasificano e quindi perdono azoto come NH3, per cui alla fine la loro efficienza risulta molto bassa.

FERTIL, FERTORGANICO, AZOSLOW ed altri concimi a base di AGROGEL® risultano quindi ideali per mettere in pratica le linee guida dell’agricoltura conservativa, anche grazie alla possibilità dell’unica applicazione, che consente di nutrire efficacemente le piante, senza la necessità di entrare più volte in campo.

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