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Il Mais ama tutti i terreni, ma è delicato nella nutrizione

08/04/2013

Il mais si adatta a terreni molto diversi: sabbiosi o argillosi, acidi e basici. Dal punto di vista nutritivo, però, è molto esigente. Di azoto soprattutto. Può richiedere anche 250 Kg/ha di N e 120 Kg/ha sia di P2O5 che di K2O, che vengono assorbiti in maniera diversa a seconda dei momenti.

Per avere una buona resa, è allora indispensabile badare agli elementi nutritivi e verificarli in ogni fase del ciclo colturale.

Ad aprile c’è la semina.

La fioritura, che è la fase più delicata, è a luglio.

Soprattutto in questi mesi, evitate stress nutrizionali e idrici: il mais vuole molta acqua e l’azoto deve essere somministrato senza eccedere. I prodotti ILSA a base di Agrogel®, gelatina idrolizzata con azoto a lento rilascio, risultano perfetti anche per il mais.

La componente proteica di Agrogel®, che rilascia l’azoto e gli altri elementi nutritivi in maniera naturale e mediata dall’attività della microflora batterica del suolo, consente di accompagnare con grande efficacia tutto il ciclo colturale, garantendo una crescita equilibrata delle piante.

La capacità di ritenzione idrica e le altre caratteristiche fisico-chimiche di Agrogel®, spingono l’attività di mineralizzazione dei batteri anche in periodi di siccità, evitando così eccessi azotati in occasione delle prime piogge. Una buona attività della microflora a livello della rizosfera, favorisce anche la degradazione della sostanza organica apportata con l’interramento degli stocchi della stagione precedente.

Tecniche di agricoltura integrata sono sempre necessarie per limitare le infestazioni di alcuni insetti molto pericolosi, come la piralide e la diabrotica. Ma nel caso di trattamenti fitoiatrici è anche possibile usare Cerealmax Plus Micro, concime liquido a base di Gelamin®, matrice organica che, per le sue peculiarità, fornisce una azione biostimolante.

La raccolta inizia in genere attorno alla seconda metà di settembre, fino a tutto ottobre, ma non oltre, per evitare marciumi del fusto. La disponibilità progressiva di azoto consente al mais di arrivare a maturazione al giusto grado di umidità. E ciò risulta di fondamentale importanza, al fine di limitare i rischi di contaminazioni fungine e lo sviluppo di micotossine, fenomeno che si è visto nelle ultime annate.

Un’equilibrata nutrizione consente alle piante di esporsi meno ad attacchi fungini, Pythium, Ustilago zeae ed altri agenti di marciumi.

In particolare, i concimi a base proteica come Azoslow, Azotil, MP 30, Grano Plus localizzato, o Fertil e Fertorganico, gli ultimi due adatti specialmente a produzioni biologiche, nelle giuste dosi, possono essere somministrati al terreno in un unico intervento, in pre-semina, o ripartiti in due momenti, intervenendo in post-emergenza o in occasione della sarchiatura.

Non comportano rischi di fitotossicità a differenza di molti concimi minerali distribuiti a spaglio.

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