Redazionali

Come si comportano i microorganismi del suolo a contatto con Agrogel®?

04/03/2013

Analizzare come varia l’attività microbica nel suolo in seguito alla somministrazione di concimi è un dato importante per conoscere l’effetto del prodotto sui microrganismi e, di conseguenza, la velocità e la quantità di azoto che viene mineralizzato e reso disponibile per le piante.

Ma come si studia il comportamento dei microorganismi quando si trovano a contatto con i fertilizzanti?
Da anni ILSA collabora con diversi gruppi di ricerca universitari per lo studio di queste attività microbiche. In genere le metodologie utilizzate sono:

- respirazione microbica;

- conta microbica per la determinazione delle CFU, cioè le unità formanti colonie;

- amplificazione del DNA batterico nel suolo attraverso PCR (Reazione a Catena della Polimerasi).

Mentre le prime due analisi forniscono un’informazione generale sull’attività microbica, l’ultima permette di capire se l’applicazione di un particolare prodotto modifica l’attività specifica dei batteri nitrificanti, responsabili della trasformazione dell’ammonio a nitrato. La respirazione microbica è uno dei classici parametri per misurare l’attività dei microrganismi nel suolo e, attualmente, è ancora molto utilizzato.

È stato dimostrato che, in seguito all’applicazione di Agrogel®, la respirazione microbica aumenta, per cui anche l’attività dei microrganismi aumenta.

Per quanto riguarda l’analisi delle colonie coltivabili, si contano le CFU (colonie formanti unità), ovvero il numero di cellule coltivabili per grammo di peso secco del suolo. Le colonie vengono inoculate ed incubate in piastre Petri e successivamente contate, in seguito a diluizioni successive. Da studi condotti presso l’Università di Padova, è stato dimostrato che Agrogel® (e quindi i prodotti composti da questa matrice) aumenta il numero di colonie presenti nel suolo. Questa tendenza è decrescente con il passare del tempo poiché dopo circa due mesi tutto l’azoto proteico contenuto in Agrogel® viene mineralizzato e assorbito dalle piante (fig. 1).



Figura 1: Numero di cellule coltivabili per grammo di suolo

Tuttavia l’analisi delle colonie coltivabili, essendo un parametro quantitativo, non fornisce informazioni sull’aspetto qualitativo della popolazione microbica, ovvero se il concime favorisca l’attività dei batteri nitrificanti o solamente l’attività microbica generale.

L’amplificazione del DNA batterico tramite PCR permette di studiare esclusivamente lo sviluppo delle colonie di batteri nitrificanti. Gli studi fatti presso l’Università di Padova hanno dimostrato che Agrogel® non solo aumenta il numero di colonie nel suolo, ma anche il numero delle colonie di batteri nitrificanti: l’andamento del grafico in figura 2 rispecchia quello del grafico in figura 1.

Figura 2: Numero di cellule coltivabili di batteri nitrificanti per grammo di suolo

Se poi consideriamo il numero di CFU e dei batteri nitrificanti del suolo concimato con un altro prodotto, ottenuto con la stessa materia prima di partenza di Agrogel®, ma che ha subito un processo produttivo (idrolisi e disidratazione) diverso, il numero dei batteri nitrificanti risulta notevolmente più basso. Questo perché due concimi, pur derivando dalla stessa materia prima (pellami), in seguito a processi di lavorazione diversi, acquisiscono caratteristiche differenti che, nel suolo, determinano un andamento diverso nel numero di batteri nitrificanti.