Redazionali
La microbiologia premia Agrogel®
27/08/2012
Per prevedere quale sarà il destino dei fertilizzanti una volta nel suolo, ci viene in aiuto la stechiometria predittiva, branca della microbiologia applicata che fornisce informazioni utili su quali devono essere i rapporti ottimali tra i vari elementi necessari allo sviluppo delle popolazioni microbiche.
Uno dei rapporti più importanti nel caso della microbiologia del suolo è il rapporto C:N il carbonio e l’azoto infatti sono due elementi fondamentali in quanto il primo fornisce energia per i processi biochimici, mentre il secondo costituisce le diverse componenti cellulari e partecipa alle principali vie metaboliche.
In materia di concimazione, in particolare quella organica ed organo-minerale, e nutrizione delle piante è importante conoscere il rapporto dei materiali che sono destinati ad essere interrati nel suolo: questo rapporto, infatti, è un ottimo indicatore del processo di degradazione, ad opera dei microrganismi del suolo, a cui andranno incontro.
L’attività microbica è stimolata dalla sostanza organica con una buona dotazione di azoto: l’attività degradativa, quindi, sarà maggiore e più rapida per tutti i fertilizzanti che presentano un rapporto C:N simile a quello dei microrganismi e che si aggira attorno a 4-10:1; in parole semplici i microrganismi, per mineralizzare l’azoto necessitano, come fonte di energia nel loro metabolismo, di una quantità di carbonio che è quattro volte quella dell’azoto da mineralizzare.
Se però il rapporto C:N si discosta molto, la degradazione della biomassa e la conseguente mineralizzazione dell’azoto organico avanzerà in modo lento e limitato nel tempo: una volta esaurita la disponibilità dell’azoto, infatti, i microrganismi o bloccano la mineralizzazione oppure utilizzano l’azoto già disponibile nel suolo, sottraendolo alle piante.
E i fertilizzanti ILSA come si comportano nel suolo?
I fertilizzanti ILSA contenenti elevate quantità di azoto e carbonio organici, una volta nel suolo vengono degradati dai microrganismi che mineralizzano l‘azoto in essi contenuto, per renderlo disponibile alle piante.
Agrogel®, la matrice azotata ILSA utilizzata per la produzione dei concimi organici ed organo-minerali solidi, ha un rapporto C:N inferiore a 4. Ne consegue che in essa i microrganismi del suolo trovano una fonte di sostanza organica ottimale e facilmente utilizzabile: l’azoto organico, una volta mineralizzato, è reso totalmente disponibile alle piante.