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Buono a sapersi! Come favorire l’ingrossamento e l’uniformità dei frutti? Ci pensa ILSA, sia in bio che in convenzionale

Due anni di conferme “ufficiali” dei biostimolanti fogliari di ILSA, a garanzia dei produttori

20/02/2025

Sommario:

ILSA, da sempre impegnata nello sviluppo di biostimolanti e concimi naturali ha validato due strategie infallibili per avere frutti più grandi e uniformi, sia per chi opera in convenzionale che per chi coltiva in biologico. Due strategie usate già da anni ma che negli ultimi due anni in collaborazione con centri di saggio ufficiali, applicate su differenti colture, hanno confermato il loro effetto anche in comparazione con le metodologie utilizzate da altre aziende.

Quali prodotti usare per aumentare e uniformare il calibro?

IlsaForma e Ilsamin CaMg in convenzionale, Soybils@ e Macrils@ in biologico, sono queste le due combinazioni vincenti proposte da ILSA. In entrambi i casi si tratta di specialità di origine naturale, distinte in funzione delle differenti pratiche agronomiche e dei mezzi tecnici utilizzati nelle due diverse modalità. La combinazione dei prodotti, applicati a partire da post-allegagione (scamiciatura, grano pepe, caduta petali, ecc. a seconda della specie) per almeno 3-4 applicazioni ad intervalli di due settimane, consente uno sviluppo armonioso dei frutti sostenendo le piante fino alla fase di raccolta. Questo perché il “solo” obiettivo di aumentare la pezzatura dei frutti è ormai riduttivo rispetto alle reali esigenze dei produttori, in virtù dell’avvento di nuove varietà che, geneticamente, garantiscono l’ottenimento di un buon calibro.

Oggi i produttori cercano prodotti da applicare che soddisfino contemporaneamente più funzioni:

  • Ottenere un maggior calibro dei frutti in caso di carica eccessiva;
  • Favorire un ingrossamento graduale dei frutti prevenendo, così, eventuali spaccature e/o malformazioni che possono vanificare gli sforzi dell’intera annata;
  • Riduzione degli stress fisiologici e ambientali durante lo sviluppo dei frutti, aspetto molto attuale a causa di stagioni eccessivamente calde e siccitose;

Le prove effettuate

Grazie alla collaborazione con il centro di saggio ALSIA – Centro di Ricerche Metapontum Agrobios, sono state impostate differenti prove su kiwi, albicocco, ciliegio, arancio, vite da tavola, valutando l’efficacia delle soluzioni di ILSA sull’ingrossamento dei frutti e l’aumento della resa, in base a protocolli di applicazione analoghi tra loro. L’obiettivo è quindi stato quello di avere una risposta univoca dei biostimolanti di ILSA su fruttiferi con caratteristiche differenti, comparandoli anche con prodotti diversi e maggiormente usati per la specifica coltura.

In tutte le prove, sia la strategia convenzionale (IlsaForma + Ilsamin CaMg) che quella per biologico (Soybils@ + Macrils@) hanno dato risultati superiori e statisticamente significativi rispetto al testimone non trattato (a parità di gestione nutrizionale, idrica e fitosanitaria), indice di una comprovata efficacia. Ma i risultati sono stati sempre superiori o analoghi anche alle strategie dei principali competitors presenti sul mercato, molti dei quali consentiti solo in convenzionale, a dimostrazione che un prodotto naturale e ammesso in bio può avere la stessa efficacia, se non superiore, di un prodotto di origine minerale o sintetica.

I risultati su KIWI

Nel 2023 in agro di Bernalda (MT), su kiwi var. Hayward, le quattro applicazioni fogliari di IlsaForma + Ilsamin CaMg e di Soybils@ + Macrils@, tutti a 2 kg/ha per trattamento, hanno consentito un netto aumento della resa e del peso medio del frutto rispetto al testimone e hanno superato le performance anche delle due strategie competitor, basate sull’utilizzo di alghe e concimi differenti.

I risultati sui kiwi sono stati avvalorati anche dagli ottimi valori di consistenza e sostanza secca dei frutti considerando, inoltre, il numero più elevato di frutti per pianta per le due tesi ILSA.



Grafico 01: sintesi dei risultati su kiwi nel 2023, nell’arco ionico, in provincia di Matera.



Foto 01: dettaglio dei frutti var. Hayward trattati con IlsaForma e Ilsamin CaMg, prima della raccolta.

I risultati su ALBICOCCO

Sempre nel 2023 e sempre a Bernalda (MT) ma stavolta su albicocco var. Orange Rubis, lo stesso protocollo è stato posto a confronto con un testimone e un’altra strategia competitor. Anche in questo caso, nonostante un importante carico di frutti in più, i risultati in termini di resa e calibro hanno dato ragione alle due soluzioni di ILSA, confermandosi la tesi IlsaForma + Ilsamin CaMg quella più performante.


Grafico 02: sintesi dei risultati su albicocco nel 2023 a Bernalda, in provincia di Matera.



Foto 02: alla raccolta, era anche evidente la migliore uniformità di calibro per entrambe le tesi ILSA.

I risultati su CILIEGIO

A Turi (BA), nel 2024, le due metodologie ILSA sono state testate su ciliegio var. Bigarreau, dove sia la strategia convenzionale che quella biologica hanno consentito di ottenere non solo i migliori valori di calibro e peso dei frutti ma anche una migliore consistenza e distribuzione di calibro nelle classi più remunerative per il produttore.


Grafico 03: sintesi dei risultati su ciliegio nel 2024 a Turi, in provincia di Bari.



Grafico 04: distribuzione delle classi di calibro delle ciliegie. I prezzi di vendita in base al calibro variano da 170 €/q per il
calibro piccolo (< 21 mm), 330 €/q per il calibro medio (21-23 mm), 460 €/q per il calibro grande (24-25 mm), fino a 560 €/q per il calibro molto grande (> 26 mm).



I risultati su ARANCIO

Ulteriore conferma nel 2024 si è avuta su Arancio var. Fukumoto, in agro di Pisticci, sempre nell’arco ionico in provincia di Matera. Le due metodologie di ILSA hanno consentito anche qui l’aumento del calibro, nonostante una maggior numero di frutti per pianta, indice di una più efficiente ripartizione di acqua e nutrienti all’interno della pianta.

Grafico 05: sintesi dei risultati su arancio nel 2024 a Pisticci, in provincia di Matera.

Foto 03: risulta evidente, anche su arancio, la differenza in termini di calibro e di uniformità di dimensioni delle due tesi ILSA.

A questa rapida carrellata di prove se ne potrebbero aggiungere altre, non effettuate con centri di saggio ufficiali ma da chi ormai usa abitualmente una delle due metodologie di ILSA per l’aumento della pezzatura dei frutti. Parliamo di evidenze raccolte su uva da tavola, su pomodoro da industria e in serra e su altre colture che, solo per motivi di spazio, è impossibile includere in una newsletter. Tutti i dettagli delle prove sopraelencate e delle tante altre raccolte da nord a sud Italia sono però disponibili sul sito nelle specifiche sezioni dedicate alle singole colture.

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