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ECOFI lancia il suo Manifesto per un potenziamento dell’economia circolare nella produzione di fertilizzanti organici

17/07/2024

Chiara Manoli, presidente di ECOFI e Regulatory Affairs manager di ILSA, spiega che l'obiettivo principe del Manifesto è promuovere una maggiore attenzione alla circolarità nei nuovi regolamenti europei che governano il settore dei fertilizzanti organici, così come richiamare al loro ruolo nella salute dei suoli e alla creazione di sistemi alimentari sostenibili.



(Arzignano, Vicenza) - Chiara Manoli, Regulatory Affairs manager di ILSA, presiede da due anni e mezzo il Consorzio Europeo dell'Industria dei Fertilizzanti di Origine Organica (ECOFI). Con una laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Agrarie, Manoli ha iniziato la sua carriera in ILSA nel 2010 e ha sempre affiancato all’attività interna anche le public affairs europee. Prima come esperta aziendale, ha supportato l'associazione europea dei produttori di biostimolanti (EBIC) nella discussione delle posizioni tecniche per la definizione e inquadramento normativo dei prodotti biostimolanti. Successivamente, come rappresentante di ECOFI, ha partecipato al gruppo di lavoro fertilizzanti della Direzione generale del Mercato interno, dell'industria, dell'imprenditoria e delle PMI della Commissione europea (DG Grow), con l’obiettivo di garantire un quadro normativo adeguato ai concimi organici e organo-minerali.

“ILSA ha sempre creduto nell'importanza di mantenere stretti contatti con i funzionari europei, fornendo loro informazioni puntuali, tempestive e trasparenti sulla ricerca e sull'innovazione del settore, per favorire lo sviluppo di una legislazione in armonia con l'innovazione di prodotto” sottolinea Manoli. Oggi, al suo secondo mandato come presidente di ECOFI (ndr – è stata rieletta a gennaio 2024), si fa portavoce delle istanze dei maggiori produttori europei di fertilizzanti organici riassunti nel Manifesto ECOFI, che vede nei cambi al vertice dell'Unione europea un'opportunità ma anche un rischio.

“Gli obiettivi dell’Europa in termini di agricoltura, circolarità e sostenibilità sono senza dubbio ambiziosi, ma devono essere declinati correttamente per evitare che agricoltori e aziende del settore si trovino a dover rispettare requisiti normativi non raggiungibili allo stato attuale. Questo porterebbe solo ad un inevitabile svantaggio competitivo nei confronti dei Paesi extraeuropei. L’agricoltura europea è sinonimo di qualità e sicurezza e questi valori sono riconosciuti a livello mondiale. Dobbiamo quindi continuare a promuovere questi alti standard produttivi, senza però ricadere in oneri amministrativi e burocratici così stringenti da mettere in difficoltà l’intero settore primario”.

Le attuali barriere normative, come quelle che limitano l'uso di materie prime come i sottoprodotti animali per i fertilizzanti organici, impediscono la piena realizzazione di un'economia circolare europea in questo settore. ECOFI invita il Parlamento Europeo e la Commissione Europea a porre l'innovazione nella circolarità al centro del loro piano di lavoro 2024-2029.


ECOFI, fondato nel 2014, è il punto di incontro per le aziende che producono fertilizzanti organici (sia utilizzabili per l'agricoltura biologica che non), fertilizzanti organo-minerali ed ammendantiorganici, così come per le aziende che forniscono le loro materie prime e intermedi. Il consorzio è riconosciuto dalla Commissione Europea come rappresentante autorizzato dell'industria dei fertilizzanti di origine organica e come organizzazione di collegamento ufficiale presso il CEN, il Comitato Europeo di Normazione. ECOFI partecipa insieme agli Stati membri al gruppo di esperti della Commissione europea sui prodotti fertilizzanti (CEG-FP), che aiuta a implementare e rivedere il Regolamento UE sui fertilizzanti (FPR) 2019/1009.