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Qual è il miglior concime per limoni?

19/06/2024

Sommario:

Sapere quali prodotti usare per concimare in modo efficace il limone è un’esigenza che riguarda sia chi opera in agricoltura professionale e gestisce ettari di limoneto, sia chi si diletta a coltivare poche piante di limone ma da cui vuole comunque ottenere frutti ogni anno.

Molto spesso ci si ritrova in situazioni particolari, dove le foglie ingialliscono o cadono oppure, dopo la fase cruciale di fioritura, il limone perde tutti i frutticini vanificando, così, gli sforzi fatti fino a quel momento.

Ciò lascia intendere come la coltivazione del limone deve considerare tantissimi aspetti, tutti in correlazione tra di loro:

  • Un’efficace concimazione, che deve garantire il rilascio graduale degli elementi nutritivi più importanti per le piante;
  • Una corretta gestione idrica, che non deve essere eccessiva nei mesi più freddi ma che non deve mai mancare in estate, quando le temperature sono molto alte e l’evapotraspirazione è molto spinta;
  • Una corretta gestione degli stress, non solo dovuti ad agenti patogeni ma anche, e forse soprattutto negli ultimi anni, dovuti all’ambiente esterno.

Perchè il limone perde i frutti e le foglie si ingialliscono?

La caduta dei frutti è un fenomeno che riguarda non solo il limone ma anche altri agrumi che, infatti, sono tutti suscettibili a un fenomeno conosciuto come la “cascola degli agrumi”. Le cause principali sono legate a condizioni climatiche avverse, come le basse o eccessivamente alte temperature e lo stress idrico.

Essendo piante di origine tropicale, gli agrumi e quindi anche il limone non vanno in dormienza per cui, al verificarsi di condizioni critiche, si autodifendono attraverso una “stasi vegetativa”, cioè rallentando i processi fisiologici. Nelle ultime estati, ad esempio, con temperature superiori a 35 °C e stress idrici per lunghi periodi, il limone rallenta la crescita dei rami, per poi riprenderla a fine estate.

Ciò comporta una minore attività metabolica lungo il germoglio durante e dopo la fioritura che provoca:

  • Una minore allegagione e, quindi, la cascola dei piccoli limoni appena formati (cascola precoce);
  • Uno sviluppo minore dei tessuti vegetali (compresa la buccia) dei limoni che sono riusciti a formarsi ma che cadono prematuramente in pre-raccolta (cascola tardiva).


Il fenomeno dell’ingiallimento delle foglie, invece, riguarda quasi sempre alcune specifiche carenze nutrizionali
, con fenomeni di clorosi a cui tutti gli agrumi sono particolarmente soggetti.

Qui entrano in gioco il pH del terreno e la reale disponibilità di nutrienti, in particolare fosforo, ferro, magnesio e altri elementi il cui assorbimento da parte del limone è fortemente limitato da valori di pH molto alti.

L’ulteriore accartocciamento e perdita delle foglie, se non causato da fitopatogeni o da una scelta sbagliata del portinnesto, è invece legato ad una forte carenza idrica, per cui il limone attiva questo meccanismo di autodifesa.


Come intervenire?

Conoscendo le esigenze nutrizionali e fisiologiche del limone, bastano alcuni piccoli accorgimenti per migliorare notevolmente la resa finale:

  • Apportare gli elementi nutritivi necessari al corretto sviluppo vegetativo e dei frutti, in particolare azoto e potassio e, in quantità minori, fosforo, magnesio, ferro, calcio e altri microelementi (boro, manganese) in specifiche fasi del ciclo;
  • Aumentare l’efficacia di assorbimento attraverso l’apporto di sostanza organica che migliora la struttura del terreno e limita pericolosi innalzamenti del pH;
  • Applicare specifici elementi per fertirrigazione o per via fogliare, come fosforo, ferro e calcio. Quest’ultimo, ad esempio, è un elemento essenziale per la formazione dei frutti e della buccia ma anche poco mobile all’interno della pianta per cui, soprattutto in condizioni di carenza di acqua, non viene traslocato facilmente dalle radici alle parti più alte;
  • Applicare biostimolanti in grado di limitare gli stress e riattivare il metabolismo nelle fasi delicate di fioritura, allegagione e sviluppo dei frutti.

I concimi per il limone

ILSA ha ormai da anni messo a punto una strategia efficace per il limone, che prevede l’impiego di concimi e biostimolanti naturali, studiati proprio per rispondere alle esigenze sopra elencate.

Fertil 12,5 e Progress Micro, quest’ultimo ricco in potassio, fosforo, magnesio e zolfo, sono la combinazione ideale per il limone. Entrambi a base di Agrogel® (gelatina per uso agricolo), apportano azoto, che rimane l’elemento principale, e sono complessati da una matrice organica che ne permette il rilascio graduale per le piante.

  • L’azoto è tutto in forma organica, per cui non soggetto a perdite e sempre disponibile per il limone.
  • La presenza di sostanza organica di alta qualità consente un miglioramento della fertilità fisica e microbiologica del suolo favorendo l’attività radicale e limitando qualsiasi tipo di stress.
  • Una singola applicazione di Fertil 12,5 e Progress Micro, in miscela e a fine inverno o inizio primavera, consente di nutrire efficacemente il limone fino alle fasi finali del ciclo produttivo.

Per via fogliare e in fertirrigazione, i concimi a base di Gelamin® (gelatina fluida per uso agricolo) uniscono l’efficacia nutrizionale dell’azoto organico a quella fitostimolante degli amminoacidi ottenuti da idrolisi enzimatica.

  • Grazie all’azione complessante degli amminoacidi, Gelamin® aumenta l’efficacia di assorbimento di ferro, calcio, magnesio, manganese e altri microelementi.
  • Gelamin® ha anche un ruolo anti-stress, grazie all’azione di amminoacidi e oligo-peptidi che intervengono in tutti i processi metabolici del limone limitando, così, fenomeni di clorosi e cascole anomale.

Sul sito www.ilsagroup.com è possibile trovare i formulati a base di Gelamin® in miscela con magnesio, manganese, zinco, ferro, fosforo e boro, quindi ideali nelle fasi di ripresa vegetativa fino alla fioritura, e altri a base di calcio, magnesio e potassio, da applicare durante lo sviluppo dei frutti.

I biostimolanti per il limone


Finora abbiamo parlato di concimi efficaci dal punto di vista nutrizionale ma, per ridurre i fenomeni di stress ambientale, dobbiamo ricorrere anche a specifici biostimolanti naturali che agiscono strettamente a livello metabolico.

IlsaTermiko è il biostimolante ad alto contenuto di amminoacidi liberi, tutti levogiri (perché ottenuti con l’idrolisi enzimatica) e in particolare prolina, glicina, acido glutammico che limitano l’influenza delle basse temperature o di quelle estive estremamente alte.

Applicato a inizio primavera (in previsione di gelate o ritorni di freddo) o durante i mesi estivi, anche insieme a formulati a base di potassio, consente alle cellule vegetali di difendersi al meglio mantenendo il turgore cellulare e regolando il processo di traspirazione per preservare l’acqua all’interno dei tessuti vegetali.

Tutte le informazioni su dosaggi ed epoche di utilizzo sono disponibili sul sito www.ilsagroup.com, dove è possibile anche scaricare il piano sugli agrumi o richiedere un piano di concimazione specifico per i tuoi limoni.

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