Redazionali
Youssef Beni Houd, Responsabile Tecnico ILSA per Nord e Centro Italia ed Estero
14/11/2023
Cosa ti ha spinto ad intraprendere una carriera nel settore agricolo?
Ho scelto una carriera nel settore agricolo grazie a mio nonno, che aveva una fattoria a Marrakech, in Marocco. Quando ero bambino, visitavo spesso la sua fattoria con i miei genitori, dove ho scoperto animali come il cavallo arabo, le mucche e le pecore, nonché la coltivazione di olive e arance. È stata un'esperienza straordinaria.
Da quel momento in poi, attorno ai 6 anni, ho iniziato nel giardino di casa a Marrakech le prime esperienze di coltivazione di pomodori, lenticchie e patate americane (diffuse in tutto il paese) e a prendere nota della data di semina, dello sviluppo delle piante e del periodo di maturazione e di raccolta nel mio diario. Posso dire che per un bambino è stata una scoperta straordinaria, e un concreto avvicinarsi al settore agricolo.
Mi sono trasferito in Italia quando avevo 13 anni, e dopo alcune sfide e adattamenti, ho conosciuto la mia professoressa di letteratura italiana, che è stata come una seconda madre per me. Grazie anche a lei, ho imparato la lingua italiana, compreso la mentalità italiana, ottenuto diplomi di scuola superiore, universitari e un dottorato con voti eccellenti e infine ho intrapreso la mia carriera professionale nel settore agricolo.
Come vedi l’evoluzione delle pratiche agricole globali per garantire un futuro più sostenibile? Ci sono tendenze o innovazioni che ritieni promettenti?
Ritengo che le pratiche agricole globali siano necessarie per costruire un futuro sostenibile per il settore, poiché l'agricoltura fornirà una fonte di occupazione, ridurrà la povertà nelle zone rurali, aumenterà i redditi degli agricoltori, limiterà l'inflazione e stabilizzerà i prezzi alimentari. Come è noto, il potenziale dello sviluppo agricolo per risolvere il problema della povertà è quattro volte maggiore rispetto ad altre aree economiche (Larsen et al., 2009).
Che consigli daresti ai giovani professionisti del settore?
Ciò che posso consigliare ai giovani professionisti è di continuare a formarsi, aggiornarsi e studiare. Se possono, acquisire esperienza all'estero, ad esempio nei paesi anglosassoni, facendo stage presso università, organizzazioni pubbliche o il settore privato, che può essere utile per migliorare le loro competenze e perseguire la loro carriera professionale.
Imparare ad utilizzare con familiarità l'intelligenza artificiale per risolvere problemi e contribuire allo sviluppo del settore agricolo. Mantenere una mente aperta, abbattendo le barriere culturali perché tutti noi viviamo sullo stesso pianeta e abbiamo bisogno di soluzioni, non complicazioni.
Rimini (Italia)