In ILSA, nuovi volontari hanno appreso come usare il defibrillatore e conoscono le manovre di primo intervento! Grazie per il vostro impegno

La prima scarica con il defibrillatore, per evitare danni cerebrali, deve essere somministrata entro 3 minuti, ma secondo i dati della letturatura scientifica, il tempo di intervento medio si aggira intorno a 12-15 minuti: un tempo eccessivamente lungo se si pensa che per ogni minuto che passa dall’inizio dell’arresto cardiaco, in assenza di rianimazione cardiopolmonare, la probabilità di restare in vita si abbassa di circa il 7-10 %.

foto di: Louis Bauer

ILSA si è dotata di un DAE Defibrillatore Semiautomatico Esterno nel 2018 e oggi sono 15 le persone che in azienda lo sanno utilizzare. “E’ posizionato in un posto ottimale, di modo che possa essere prelevato sia dal personale degli uffici che da chi è in produzione, magari anche durante i turni serali, in orari in cui gli uffici sono chiusi” spiega Andrea Panzolato,responsabile dei sistemi di gestione della qualità, salute e sicurezza in ILSA che assieme ad altri 7 colleghi ha seguito il recente corso BLSD - acronimo di Basic Life Support Defibrillation - ovvero le manovre di primo soccorso con l'impiego di defibrillatore. È una procedura di intervento da mettere in atto su un paziente non cosciente ed in arresto cardio-respiratorio per impedire o ridurre i danni alle cellule cerebrali dovuti al ridotto afflusso di sangue ossigenato al cervello.

“Il corso è stato condotto in maniere molto coinvolgente dal personale della sezione di Vicenza della Croce Rossa Italiana e suddiviso in parte teorica ed esercitazioni pratiche. Lo consiglierei a tutti e può tornare utile oltre che in ambito lavorativo, anche nella vita di tutti i giorni”. Cosa fare e non fare? “Proprio perché siamo volontari e non personale medico, la prima cosa da fare è accertarsi che il “paziente” sia incosciente e in arresto cardio-respiratorio, la seconda chiamare il 118. Non iniziare le manovre se il paziente è cosciente e respira”.