Redazionali
Strategie ILSA per contrastare i rincari dei fertilizzanti
12/07/2022
A seguito del conflitto russo ucraino che ha determinato spaventosi rincari energetici, gli imprenditori agricoli si sono trovati questa primavera davanti ad una scommessa: sostenere o meno i costi, anch’essi lievitati, per la concimazione primaverile, in un momento di ridotta profittabilità delle loro imprese? ILSA ha risposto con l’adozione di una strategia migliorativa della resilienza del proprio modello di business e che agevola la filiera agricola in questo complesso momento.
Investendo in ricerca: ILSA ha creduto nello sviluppo di prodotti liquidi speciali per la fertilizzazione e biostimolazione che sono stati in grado di attenuare la mancata somministrazione alle coltivazioni dei costosi prodotti a base minerale, mettendo a punto una linea di formulati efficaci a dosi ridotte che aiutano le colture contro stress abiotici rendendole più resistenti e produttive.
Un nuovo, articolato e globale, modello di business sostenibile: ILSA con il programma GAP Global Amino acids Production (che le ha valso l’attribuzione del marchio Brilliant da parte di Kotler Impact per il suo marketing sostenibile) è andata a ricercare le materie prime per realizzare i suoi fertilizzanti organici azotati nei Paesi dove vi è disponibilità, come ad esempio in Egitto, dove l’attivazione di un nuovo impianto ha aumentato la quantità di prodotti liquidi a disposizione degli agricoltori europei.
Prenotazioni anticipate. In un contesto di grande oscillazione dei prezzi, ILSA ha deciso di permettere la prenotazione degli stock di fertilizzanti e biostimolanti: i riveditori in questo modo hanno potuto garantirsi la disponibilità dei prodotti e decidere, in un secondo momento, se finalizzare o meno l’acquisto.
ILSA è del tutto in linea con quanto riportato nell’articolo di Agricommercio e Garden Center del 1 maggio 2022 a firma di Claudio Ciavatta del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari dell’Università di Bologna il quale invoca, proprio di fronte ad una crisi come l’attuale, “più ricerca per ettaro” sperando che ciò sia possibile anche attraverso i fondi del PNRR. Il professore Ciavatta auspica inoltre una migliore conoscenza delle cinetiche di rilascio dei fertilizzanti che è di fatto ciò che ILSA studia da decenni e che le permettono di fornire agli agricoltori l’esatta dimensione degli apporti nutrizionali alle colture nel tempo. Il docente invita anche a procedere con decisione per lo sviluppo di biostimolanti a base vegetale, che in ILSA sono già una realtà capace di portare grande innovazione per una agricoltura più efficiente e sostenibile.