Redazionali
I biostimolanti ecosostenibili; effetti sulle piante in condizioni di stress abiotici
18/10/2021
Gli stress abiotici e i danni provocati sulle colture
Il rendimento delle colture è il risultato di diversi fattori, tra cui le condizioni ambientali, la gestione agronomica, le caratteristiche della cultivar coltivata, ecc. Le principali cause della perdita di produzione agricola sono dovute a stress abiotici come la ridotta disponibilità idrica, le alte o basse temperature, la salinità, le carenze nutrizionali, eccessiva radiazione solare, ecc.
La pianta per contrastare gli stress abiotici consuma energia a scapito del suo accrescimento vegeto-produttivo. Per questa ragione si stima che la perdita di resa delle colture sottoposte agli stress abiotici può raggiungere valori fino al 70%.
Di seguito si elencano alcuni danni causati dagli stress abiotici sulla pianta:
- formazione di specie reattive all’ossigeno (ROS) che danneggiano i pigmenti fotosintetici determinando una necrosi, imbrunimento e disseccamento dei tessuti vegetativi (foglie, frutti, stelo).
- riduzione del metabolismo della pianta con ritardo della crescita vegeto-produttiva.
- alterazione dei processi fisiologici della pianta (assorbimento, traspirazione, assimilazione dei nutrienti) che determinano uno squilibrio nutrizionale sulla pianta.
- alterazione degli scambi gassosi nella pianta che riduce il funzionamento degli stomi, la traspirazione e la fotosintesi.
- riduzione della qualità visiva della produzione finale (frutta e ortaggi).
I biostimolanti ecosostenibili per contrastare gli stress abiotici
Generalmente le soluzioni per contrastare gli stress abiotici consistono nell’adottare pratiche agronomiche e nell’utilizzo di fertilizzanti e biostimolanti. Sul mercato esiste un’ampia disponibilità di questi prodotti, spesso però molti prodotti commercializzati con il nome di “biostimolanti” non sono di fatto registrati nel Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN) come tali.
ILSA propone biostimolanti e specialità nutrizionali, ottenuti da un processo innovativo, ecosostenibile ed esclusivo di ILSA. Si tratta di un processo di idrolisi enzimatica controllata (FCEH®), che avviene all’interno di un bioreattore dove in condizioni controllate di temperature e pH, sono addizionati degli enzimi specifici e selettivi in grado di idrolizzare in maniera completamente naturale la matrice organica di partenza (animale oppure vegetale).
Tale processo consente di conservare le molecole organiche, presenti nella matrice organica, nella loro forma naturale. Il risultato, in caso di matrice vegetale, è l’ottenimento di un idrolizzato di Fabaceae® ricco in triacontanolo organico, saponine, vitamine, polisaccaridi, amminoacidi liberi e acido amminobutirrico. Invece, in caso di matrice animale, si ottiene un idrolizzato proteico ricco in amminoacidi liberi ed azoto organico. Entrambi gli idrolizzati sono caratterizzati da una bassissima salinità e da una totale miscibilità con tutti i prodotti presenti in commercio senza alcuna controindicazione.
Per contrastare gli stress abiotici ILSA consiglia di effettuare dei trattamenti preventivi oppure in concomitanza con il verificarsi delle condizioni di stress utilizzando uno di questi prodotti IlsaC-on, Ilsamin N90, Ilsadrip Forte, Ilsamin CaMg. L’impiego di questi prodotti dipende anche dal tipo di sintomatologia causata dallo stress abiotico.
In caso di limitato sviluppo vegetativo, carenze nutrizionali, ingiallimento fogliare: IlsaC-on è un biostimolante 100% vegetale, ammesso in biologico, a base di idrolizzato enzimatico di Fabaceae®. Il biostimolante è ricco in amminoacidi levogiri, triacontanolo naturale, saponine, acido γ- e β- amminobutirrico e polisaccaridi, ecc. Tutte queste molecole organiche hanno un’azione specifica sul metabolismo della pianta, in quanto favoriscono la fotosintesi clorofilliana con conseguente rinverdimento fogliare; inducono la moltiplicazione cellulare stimolandone lo sviluppo vegeto-produttivo della pianta e consentono l’assorbimento dei nutrienti anche in condizioni avverse prevenendo la comparsa di fisiopatie nutrizionali. Si consiglia di impiegare IlsaC-on per via fogliare alla dose di 1-1.5 (kg/ha).
In caso di stress termico ed elevate radiazioni solari: Ilsamin N90 è un biostimolante 100% naturale, ammesso in biologico, a base di idrolizzato proteico “Gelamin®”. Si tratta di un prodotto a base di un pool di amminoacidi liberi biologicamente attivi (Prolina, Idrossiprolina, Glicina, Asparagina, Serina, Acido Glutammico, ecc.), che migliora la tolleranza delle piante alle alte radiazioni aumentando la biosintesi della clorofilla e dei carotenoidi; quest’ultimi riducono sensibilmente i danni causati da scottature solari (necrosi dei tessuti). Gli amminoacidi liberi, inoltre, attivano i meccanismi di tolleranza della pianta allo stress termico (alte e basse temperature) favorendone l’apertura degli stomi, l’aumento del peso fresco, peso secco e superficie fogliare ed un’entrata precoce in produzione. Si consiglia di impiegare Ilsamin N90 per via fogliare alla dose di 1-1.5 (kg/ha).
In caso di stress salino: Ilsamin CaMg è un fertilizzante organo-minerale, consentito in agricoltura convenzionale ed è a base di calcio, magnesio complessati da amminoacidi liberi ottenuto da un processo di idrolisi enzimatica (FCEH®). L’impiego del prodotto ha un effetto mitigante per la pianta, in quanto il sodio viene sostituito nei colloidi argillosi e viene allontanato per lisciviazione. La presenza di amminoacidi liberi, di cui la Serina, la Prolina e l’acido Aspartico favorisce l’aumento della tolleranza della pianta allo stress salino, in quanto questi amminoacidi si accumulano nelle radici a diretto contatto con le soluzioni saline. Si consiglia di impiegare Ilsamin CaMg in fertirrigazione alla dose di 10-15 (kg/ha).
In agricoltura biologica, invece, si suggerisce di utilizzare IlsaC-on per via fogliare alla dose 150 g/100 litri d’acqua, invece, per fertirrigazione alla dose di 0.5-1 (kg/1000mq) al fine di favorire l’accrescimento vegetativo e lo sviluppo delle radici avventizi.
In caso di stress idrico: Ilsadrip Forte è un fertilizzante organico, ammesso in biologico ed è ottenuto da un processo di idrolisi enzimatica (FCEH®). Il concime è ricco in amminoacidi liberi e azoto organico che migliorano la tolleranza delle piante allo stress idrico attraverso la riduzione della conduttanza stomatica (rapporto di CO2 in entrata e vapore acqueo in uscita dagli stomi). Il pool di amminoacidi presente nel prodotto favorisce:
- il processo di fotosintesi clorofilliana con conseguente rinverdimento delle foglie e sviluppo vegetativo;
- un rapido recupero della pianta al ripristino dell’apporto idrico;
- la divisione cellulare favorendone lo sviluppo radicale e l’assorbimento di acqua e nutrienti;
- la riduzione della perdita di acqua per traspirazione, mantenimento del bilancio idrico e un abbassamento del potenziale osmotico grazie all’accumulo di prolina e altre molecole nelle cellule.
Infine, l’impiego di Biostimolanti e Specialità Nutrizionali ILSA ecosostenibili consente di ottenere dei benefici pratici rispetto ai comuni prodotti proposti in campagna, tra i quali:
- indurre una tolleranza transiente allo stress abiotico che permetta alla pianta di superare il periodo più critico;
- bassi dosaggi e con pochi interventi in campo che permettono di salvaguardare l’ecosistema riducendo l’emissione di CO2 nell’atmosfera e contemporaneamente di ridurre i costi di trattamento;
- bassissima salinità e assenza di sostanze chimiche e/o conservanti e perciò, possono essere miscelati con i principali prodotti commercializzati in commercio (PPPs, PGRs e fertilizzanti chimici). In un unico intervento si ha sia un risparmio di tempo che di costo per effettuare i trattamenti.
Per vedere e scaricare tutti i dettagli relativi ai nostri prodotti vai sul sito www.ilsagroup.com nella sezione Nutrizione e Biostimolazione. Potrai scoprire inoltre la gamma delle Specialità Nutrizionali e dei Biostimolanti del programma Viridem® e registrandoti scaricare documentazione tecnica di approfondimento.