Redazionali
Nella Giornata Mondiale dell'Ambiente Celebriamo il nostro 65° Anniversario e cogliamo l'occasione per rispondere alle domande del Signor Mario
05/06/2021
Mario. Siete un’industria, le industrie inquinano. Non vi sembra un po' azzardato festeggiare proprio oggi?
ILSA. In realtà da 65 anni, grazie alla ricerca scientifica e biotecnologie all’avanguardia, recuperiamo attivamente scarti e sottoprodotti di altre filiere produttive riducendo il volume dei rifiuti e di conseguenza l’inquinamento. Ad esempio, grazie a processi completamente naturali valorizziamo il prezioso azoto organico presente nelle pelli conciate per farne fertilizzanti organici ad alta efficienza agronomica, per l’agricoltura di tutto il mondo.
Mario. Allora contribuite alla sofferenza degli animali?
ILSA. Mai una sola mucca è stata sacrificata per la sua pelle. Il bestiame è allevato per l’industria alimentare e le pelli finirebbero nelle discariche, che sono il cestino dei rifiuti delle comunità. L'industria conciaria riutilizza la pelle per realizzare calzature, prodotti di pelletteria e di arredo, gli interni delle auto e tanti altri manufatti utili all’uomo. Da 65 anni recuperiamo e valorizziamo i cascami e i rifili provenienti dalla lavorazione conciaria, contribuendo ad azzerare gli scarti e il conseguente impatto ambientale. Le nostre materie prime arrivano per più del 90 percento da fonti rinnovabili tra cui anche dai residui vegetali dell’agroalimentare che sono per noi preziosissimi perché partiamo dal concetto “Dalle piante, per le piante”.
Mario. Cosa intendete con "Dalle piante, per le piante”?
ILSA. I nostri ricercatori, più di 20 anni fa, hanno iniziato a studiare specie di piante particolarmente resistenti agli stress ambientali e sono riusciti ad estrarre molecole bioattive che rendono le coltivazioni naturalmente più resistenti. La natura ci ha dotati di tutto, sta a noi trovare, con spirito innovativo e voglia di sperimentare, come utilizzare ciò che la natura ci mette a disposizione. Oggi in tutto il mondo i nostri fertilizzanti e biostimolanti naturali, di origine animale e vegetale, ideali per l’agricoltura biologica, rendono le colture più resistenti e produttive. Tutelando il patrimonio rurale, salvaguardiamo la Terra e la sua biodiversità e contribuiamo al progresso della filiera agro-alimentare, aumentando la produttività delle coltivazioni. La popolazione mondiale sta crescendo e con essa la richiesta di cibo buono e salutare. Un’agricoltura sostenibile ed efficiente è una delle sfide più importanti che il futuro ci riserva ed è nostro dovere contribuire a vincerla.
Mario. Sì, ma siete comunque un’industria e ogni industria ha un impatto sull'ambiente!
ILSA. È vero, ogni attività impatta in qualche modo sull’ambiente, ognuno di noi lo fa nella propria quotidianità. Proprio per capire quanto impattiamo siamo stati la prima PMI europea del nostro settore a calcolare con precisione l'impronta ambientale lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti, fino al campo. I risultati sono incoraggianti; impattiamo molto poco, ma soprattutto ora siamo in grado di misurare e verificare esattamente i nostri miglioramenti in termini d’impatto. Inoltre, con il progetto ILSAZERO, puntiamo ad assorbire in pochi anni tutta la CO2 prodotta per la realizzazione dei nostri fertilizzanti, piantando ogni anno nel mondo migliaia di alberi da frutto e da riforestazione. Alberi che assorbendo la CO2, danno ossigeno al pianeta e allo stesso tempo favoriscono lo sviluppo dell’agricoltura e il sostentamento delle piccole comunità agricole.
La nostra idea è quella di un progresso capace di coniugare le performance dei prodotti con il rispetto della natura e delle persone. È più di un nobile proposito, sono fatti concreti che rappresentano il nostro agire fin dalla fondazione di ILSA, 65 anni fa, e che abbiamo chiamato The green evolution.