Redazionali

I progetti scuola di ILSA per la ricerca biotecnologica negli istituti superiori

Centinaia gli studenti delle superiori e i giovani universitari coinvolti in attività di ricerca promosse da ILSA da oltre un decennio

22/01/2021

ILSA, azienda delle biotecnologie applicate all’agricoltura ha nei giorni scorsi siglato due accordi con altrettanti istituti superiori, il Galileo Galilei di Arzignano e il Martino Martini di Mezzolombardo, rispettivamente in provincia di Arzignano e Trento, che prevedono da parte dell’azienda una erogazione liberale di 20.000 euro per l’acquisto di nuove strumentazioni per i laboratori scientifici.

Questi strumenti agevoleranno gli studenti nella realizzazione di progetti di ricerca concordati con l’azienda e finalizzati ad individuare dei conservanti naturali, in alternativa a conservanti di sintesi, per migliorare le performance dei biostimolanti ILSA e favorire un’agricoltura sempre più efficiente e sostenibile.

Nel caso dell’Istituto Galilei, le classi quarte degli indirizzi biotecnologie sanitarie e ambientali, saranno impegnate a valutare l’efficacia di alcuni prototipi di origine vegetale, ottenuti mediante la tecnologia di estrazione in CO2 supercritica, come conservanti di origine naturale. Nel caso della scuola trentina, le classi terze e quarte del liceo scientifico, opzione scienze applicate, saranno impegnate in una intensa sessione di due settimane, per il recupero e la valorizzazione di sottoprodotti della filiera agroalimentare mediante processi ecosostenibili.  

La biotecnologa ILSA, Ilaria Tabarelli, dal 2014 in forza all’R&D aziendale, è la responsabile dei progetti con le scuole e spiega: “Sono iniziative riconducibili all’alternanza scuola lavoro che permettono ai ragazzi di comprendere come avvengono le fasi di ricerca a livello industriale”. “Tra l’altro – continua Tabarelli - questo consentirà agli studenti di riprendere le fila di un processo di apprendimento bruscamente interrotto lo scorso anno a causa della pandemia e di riportarli a fare attività di laboratorio con strumentazione all’avanguardia”.

Dalle prove di idrolisi enzimatica su matrici vegetali, all’osservazione di ciò che avviene sui semi dopo l’applicazione degli estratti analizzati, fino ad arrivare alla fase di camera climatica, serra e infine pieno campo, saranno contemplate tutte le fasi di ricerca per lo sviluppo di nuovi prodotti o, come in questo caso, il potenziamento di prodotti già esistenti.

I progetti hanno durata biennale ed hanno il duplice scopo di rendere l’azienda interessante agli occhi dei giovani che opteranno per la carriera scientifica e di realizzare attività di ricerca in campo biotecnologico. Viene inoltre data alle giovani generazioni la possibilità di essere parte attiva nell’ambizioso traguardo di fornire all’agricoltura mondiale mezzi tecnici altamente specializzati, di grande efficacia e sostenibilità.

I biostimolanti, diversamente da concimi e agrofarmaci, non esplicano le loro funzioni con azioni nutritive o curative nei confronti delle colture, ma invece agiscono sul metabolismo secondario deputato all’autodifesa, per rendere le colture più resistenti agli stress ambientali. ILSA è tra i gruppi di riferimento a livello mondiale per la ricerca e commercializzazione di questi ritrovati innovativi che consentono sia un’agricoltura convenzionale a basso impatto, ma soprattutto favoriscono lo sviluppo e il miglioramento dell’efficienza dell’agricoltura biologica.

In oltre 10 anni, il “Progetto Scuola” di ILSA ha coinvolto centinaia di studenti provenienti dalle scuole medie e superiori e dalle università. Tra gli obiettivi anche quello di evidenziare l’importanza degli studi scientifici, obiettivo che la pandemia ha reso ancora più strategico per il nostro Paese.

“ScienceMatters” cioè “la scienza conta” sarà quindi il filo conduttore dei prossimi due anni di collaborazione tra ILSA e le scuole superiori.